Fuori orario
Dal 21 al 27 gennaio 2018
In onda dal 21 al 27 gennaio 2018
Domenica 21 gennaio 2018 RAI3 dalle 02.10 alle 06.00 (230’')
Fuori Orario cose (mai) viste
di Ghezzi Baglivi Di Pace Esposito Fina Francia Fumarola Giorgini Luciani Melani Turigliatto
presenta
L’ECLISSE E L’ASSEDIO
ovvero
LO STRANO CASO DELL’ETERNO RITORNO
(15)
a cura di
Fulvio Baglivi, Lorenzo Esposito, Simona Fina, Roberto Turigliatto
con i film
IL RISVEGLIO
(Urss, 1979, col., 9’47”, v. o. con sott. italiani)
Regia: Herz Frank
La genesi della scultura in legno di Sergeij Eisenstein creata dallo scultore lettone Igor Vasiliers. Un’immagine della contraddittoria biografia del grande regista.
THE STORY OF MIKKO NISKANEN
(Finlandia, 2010, col., v.o. sottottitoli italiani, 173')
Regia: Peter von Bagh.
Peter von Bagh, critico, direttore di festival, cineasta, tra i maggiori conoscitori mondiali di
cinema, si è prodigato negli ultimi anni per diffondere l’opera del regista Mikko Niskanen
(1929-1990), di cui Fuori Orario ha presentato il capolavoro, Kahdeksan surmanluotia /Eight Deadly Shots.
The Story of Mikko Niskanen è il ritratto commovente e rivelatore che lo stesso Van Bagh ha dedicato all’uomo e al cineasta, da lui considerato uno dei maggiori autori a livello mondiale della sua generazione, e del tutto sconosciuto fuori dal suo paese. Il film ricostruisce la vita e l’opera di Niskanen, dai suoi studi a Mosca all’inizio degli anni ’60 ai suoi esordi nel cinema finlandese nel 1962 (Pojat) e 1963 (Sissit e Hopeaa rajan takaa). Dopo aver lavorato anche per la televisione Niskanen realizzò i due più grande successi commerciali della storia del cinema del suo paese, Kapy selan alla (1967) e Kahdeksan surmanluotia (1972). Ma il successo si accompagnò costantemente nella sua vita ai fallimenti, e Mikko Niskanen fu in realtà una figura ossessionata dai dubbi, in continua lotta con il mondo, tanto da essere considerato una sorta di “poeta maledetto”, un genio tormentato di cui von Bagh ricostruisce la storia in un film appassionato che è molto più di un documentario.
Venerdi 26 gennaio 2018 RAI3 dalle 1.50 alle 6.00 (250’)
Fuori Orario cose (mai) viste
di Ghezzi Baglivi Esposito Fina Francia Fumarola Giorgini Luciani Melani Turigliatto
presenta
MEMORIA E MEMORIE
(1)
a cura di Lorenzo Esposito e Roberto Turigliatto
con i film
MR. KLEIN
(Id., Francia/Italia, 1976, col., 119’)
Regia: Joseph Losey
Con: Alain Delon, Jeanne Moreau, Suzanne Flon Michel Lonsdale, Massimo Girotti, Roland Bertin
Robert Klein è un francese sulla quarantina che, nella Parigi occupata del 1942, pratica l’usura e colleziona opere d'arte, ha una casa di lusso e una giovane amante: quando occorre, si assicura a metà prezzo quadri antichi di cui qualche ebreo è costretto a disfarsi. Ma l a sua sicurezza va in frantumi il giorno in cui scopre l'esistenza d'un altro Robert Klein, suo omonimo e sosia, verosimilmente un ebreo, il quale cerca di sottrarsi alle persecuzioni razziali attribuendogli la propria identità. Allarmato, Klein si rivolge alla polizia, ma così facendo attira su di sé forti sospetti.
IL SALVATORE
(Le Sauveur, Francia, 1971, colore, v. o. sottotitoli in italiano, dur. 90’)
Regia: Michel Mardore
Con: Horst Buchholz, Muriel Catala, Hélène Vallier, Roger Lumont, Frédèric Norbert, Henri Vilbert, Danièle Ajoret, Michel Delahaye, Jacques Serres
Siamo nel 1943, durante l'occupazione tedesca. In un piccolo e sperduto paese della campagna francese, Nanette, una ragazza di 14 anni, soccorre un paracadutista ferito che dice di essere un inglese che ha perso i contatti con la resistenza. La ragazza, che subisce il fascino dell'uomo e se ne innamora, lo aiuta a nascondersi e instaura con lui una relazione. L'uomo però è in effetti un infiltrato tedesco che intende scoprire i nomi dei dissidenti e che intende servirsi della ragazza per raggiungere il suo scopo. Riuscirà nell'intento grazie alla ingenua devozione di Nanette. Molti anni dopo, quando l'uomo tornerà nel paese a rivisitare i luoghi della sua sporca azione, Nanette, ormai invecchiata e appesantita nella figura e col peso di quella lontana colpa sulle spalle, avrà così modo e occasione per portare a termine la sua vendetta. Esordio alla regia dell’importante critico cinematografico Michel Mardore, che si basa sul suo stesso romanzo omonimo. Con un piglio alla Chabrol, il film racconta la perdita dell’innocenza mescolando violenza politica e libertà fantastica.
Sabato 27 gennaio 2018 RAI3 dalle 01.50 alle 06.00 (250’)
Fuori Orario cose (mai) viste
di Ghezzi Baglivi Di Pace Esposito Fina Francia Fumarola Giorgini Luciani Melani Turigliatto
presenta
AUSTERLITZ
(Id., Germania, 2016, b/n, dur. 90’ 34”, v.o. sott. italiano)
Regia: Sergei Loznitsa
Ci sono luoghi in Europa che sono rimasti come ricordi dolorosi del passato, fabbriche dove gli esseri umani erano trasformati in cenere. Questi luoghi sono ora luoghi della Memoria, aperti al pubblico sono visitati da migliaia di turisti ogni anno. Il titolo del film si riferisce al romanzo omonimo scritto da W.G. Sebald, dedicato alla memoria della Shoah. Questo film è una osservazione dei visitatori di un sito per il ricordo, nato negli spazi di un ex campo di concentramento. Perché le persone ci vanno? Che cosa stanno cercando?
“L’idea di fare questo film mi è venuta perché visitando questi luoghi ho sentito subito una sensazione sgradevole nel mio essere lì. Sentivo come se la mia stessa presenza fosse eticamente discutibile e avrei voluto davvero capire, attraverso il volto delle persone, degli altri visitatori, come ciò che guardavano si riflettesse sul loro stato d’animo. Ma non nascondo di esserne rimasto, alla fine, abbastanza perplesso. Ciò che induce migliaia di persone a trascorrere i fine settimana estivi in un ex campo di concentramento è uno dei misteri di questi luoghi della Memoria. Si può fare riferimento alla buona volontà, al desiderio di compassione e pietà che Aristotele collega con la tragedia. Ma questa spiegazione non risolve il mistero. Perché una coppia di innamorati o una madre con il suo bambino vanno a fare visita ai forni crematori in una giornata di sole estivo? Ho concepito questo film per cercare di confrontarmi con queste domande”. (Sergei Loznitsa)
BERLIN-JERUSALEM
(Francia-Israele 1989, col., 84’, v.o.sott.it.)
Regia: Amos Gitai
Con: Liza Kreuzer, Rivka Neuman, Markus Stockhausen, Benjamin Levy, Vernon Dobtcheff, Veronica Lazare, Bernard Eisenschitz, Bernardo Bertolucci, Pina Bausch.
Nel 1919 a Berlino, la poetessa espressionista Else Lasker Schuler, ebrea tedesca, conduce una vita da bohèmienne: senza una regolare famiglia, stravagante e sentimentalmente instabile, si aggira in abbigliamenti eccentrici fra i ritrovi eleganti e corrotti della borghesia. S'imbatte in Tania, esaltata e attiva sionista esule dalla Russia, dove ha partecipato all'insurrezione del 1905. Tania si trova a Berlino in attesa di poter raggiungere la Palestina per partecipare alla realizzazione del primo Kibbutz, il collettivo agricolo del suo sogno utopistico. Else ne rimane affascinata, e quando le muore il figlio, e assiste alle prime irruzioni naziste nei locali frequentati da intellettuali ebrei, sogna pure lei una sua "terra promessa". Giunta in Palestina, Tania si adopera febbrilmente per la costituzione del Kibbutz, tentando inizialmente una pacifica convivenza con gli arabi, ma ben presto alle prese con la violenza e le contraddizioni in cui Gerusalemrne si trova da secoli. Frattanto a Berlino nel 1933 la situazione precipita sotto l'imperversare del fanatismo nazista. Nel rogo dei libri considerati "eretici" dall'ideologia imperante, ardono anche le opere di Else, che lascia precipitosamente la città. Raggiunge Gerusalemme, dove nuovamente incontra Tania. La città è stata bombardata: Else ne percorre le strade, amareggiata e delusa nel vedere irrealizzato il suo poetico sogno di una "terra promessa". Mentre cammina, alle macerie del 1937 si succedono gradualmente altre macerie, fino alle rovine, le scritte, gli automezzi, i militari, le persone del 1989.