Fuori orario
Dal 22 al 28 aprile 2018
In onda dal 22 al 28 aprile 2018
Domenica 22 aprile 2018 RAI3 dalle 2.05 alle 6.00 (235’)
Fuori Orario cose (mai) viste
di Ghezzi Baglivi Di Pace Esposito Fina Francia Fumarola Giorgini Luciani Melani Turigliatto
presenta
FRAMMENTI DI UNA GEOGRAFIA AMOROSA
(INTORNO AI FILM DI JEAN-CLAUDE ROUSSEAU)
(3)
a cura di Roberto Turigliatto
Si conclude con questa puntata di Fuori orario il nuovo ciclo dedicato a Jean-Claude Rousseau, tra i più segreti cineasti contemporanei, autore totale dei propri film, realizzati praticamente da solo, di cui Fuori Orario aveva già presentato negli anni scorsi Les Antiquités de Rome, La Vallée Close, Trois fois rien e De son appartement. Scoperta per la prima volta da Jean-Marie Straub e Danièle Huillet, ha trovato finalmente una consacrazione internazionale nei Festival (a cominciare da Locarno e Venezia) e nei Musei d’arte contemporanea. Nel corso delle tre puntate i film di Rousseau dialogano con altri di Chantal Akerman, Apichatpong Weerasethakul, Tsai Ming-lian, Marguerite Duras, Val Del Omar, Susan Sontag, Andrej Tarkovski, ma anche con frammenti di Straub e Huillet, Ozu, Bresson, De Oliveira, Rossellini, Julio Bressane, Fabrizio Ferraro e altri
con i film
SÉRIE NOIRE
(Francia, 2009, col., 18’57”, v.o. sott. it.)
di Jean-Claude Rousseau
« Série noire, definito da Rousseau come un piccolo film è in realtà un grande film. Il titolo è da leggere anche come : « serie di neri », e deriva probabilmente dal finale di Le diable probablement di Robert Bresson. Tra un nero e il seguente, il piacere perverso di una veduta del cielo viene negata dalla presenza della facciata di una casa, evocando così il celebre verso di Leopardi: « Sempre caro mi fu quest’ermo colle / E questa siepe, che da tanta parte / Dell’ultimo orizzonte, il guardo esclude » (Ciryl Neyrat). Altri hanno visto il film in relazione a Finestra sul cortile
KEEP IN TOUCH
(Francia, 1987, col., 24’13”, v.o. sott. it.)
di Jean-Claude Rousseau
VENISE N’EXISTE PAS (VENEZIA NON ESISTE)
(Francia, 1984, col., 11’05”, v.o. senza dialoghi)
di Jean-Claude Rousseau
Due dei primi film dell’autore, realizzati dopo il suo ritorno da New York dove aveva soggiornato negli anni 70, conoscendovi il cinema d’avanguardia, da Warhol a Snow
SENZA MOSTRA
(Francia, 2011, col., 10’, v.o. senza dialoghi)
Di Jean-Claude Rousseau
“Veduta” su un frammento di paesaggio veneziano in inverno.
PER UN VIAGGIO IN ITALIA: GIRO TURISTICO SENZA GUIDA
(Italia, 1983, col., 71’)
regia: Susan Sontag - Con: Lucinda Childs, Claudio Cassinelli
Film in forma di riflessione letterario-filosofica sulla scia del 'Viaggio in Italia' classico da parte della scrittrice americana Susan Sontag. Prodotto dalla Rai all'interno della serie “Per un viaggio in Italia”
XI YOU – JOURNEY TO THE WEST
(Xi you, Francia/Taiwan, 2014, col., 53’)
Regia: Tsai Ming-liang
Con Denis Lavant, Lee Kan-sheng.
Il titolo richiama un classico della letteratura cinese. Il volto esausto di un uomo che respira profondamente sullo sfondo di mare e monti gelati. Un Monaco buddista cammina scalzo e lentissimo per le strade di Marsiglia. Denis Lavant e Lee Kang-sheng. Nuovo episodio che espande la serie di corti di trenta minuti, tutti costituiti dalla performance ‘al rallentatore’ di Lee Kang-sheng, realizzati per il Taipei National Theatre e intitolata “Slow Walking Expedition”.
Venerdì 27 aprile 2018 RAI3 dalle 1. 45 alle 6.00 (255’)
Fuori Orario cose (mai) viste
di Ghezzi Baglivi Di Pace Esposito Fina Francia Fumarola Giorgini Luciani Melani Turigliatto
presenta
VITTORIO DE SETA O DELLA LOTTA DELL’UOMO PER LA SUA SOPRAVVIVENZA
(1)
a cura di Fulvio Baglivi
con i film
LU TEMPU DI LI PISCI SPATA
PARABOLA D’ORO
PASQUA IN SICILIA
ISOLE DI FUOCO
SURFARARA
CONTADINI DELMARE
(Italia, 1954-1955, colore)
Di Vittorio De Seta
Tra il 1954 e il 1955 Vittorio De Seta gira sei documentari in Sicilia (Lu tempu di li pisci spata, Isole di fuoco, Surfarara, Pasqua in Sicilia, Contadini del mare, Parabola d’oro).Sono film fortemente innovativi sia per la forma che lo sguardo di De Seta che sono subito riconosciuti a livello internazionale: Isole di fuoco riceve il primo premio per il documentario del Festival di Cannes del 1955; L’anno seguente è Contadini del mare a vincere al Festival di Mannheim.
I DIMENTICATI di Vittorio De Seta, 1959 dur 17’
Il regista ha raccontato di aver avuto l'idea di creare questo documentario dopo aver appreso dell'esistenza in Calabria di paesi senza strada alla fine degli anni '50, notizia che lo colpì molto. Quando si trovò ad Alessandria del Carretto, piccolo paese della provincia di Cosenza, gli fu raccontata l'esistenza della "Festa dell'abete", che filmò e integrò all'interno del cortometraggio
UN GIORNO IN BARBAGIA
di Vittorio De Seta, 1958 dur 9’
La Barbagia è una vasta regione della Sardegna che comprende i paesi di Orgosolo, Oliena e Manoiana dove gli abitanti sono dediti per la maggior parte alla pastorizia. Gli uomini restano lontani dal villaggio, sui monti a far pascolare le pecore per molti mesi e le donne devono provvedere da sole alle faccende domestiche e ai figli.
PESCHERECCI
di Vittorio De Seta, 1965 dur 9’38”
Ultimo film sulla pesca in Sicilia, inizia a bordo di un peschereccio a motore, il cui rumore, fatta salva la sosta in porto, costituisce un continuum sonoro, fuso a momenti con brevi frasi degli uomini e cigolii meccanici dello scafo.
PASTORI AD ORGOSOLO
di Vittorio De Seta, 1958 dur 10’
A Sopramonte di Orgosolo, in Sardegna, un tempo rifugio soltanto di banditi e latitanti, i pastori, tentano di sopravvivere insieme alle loro greggi. I monti sono brulli e sulle pietre i passi risuonano. I pastori seguono il loro gregge, raccolgono il latte per poi lavorarlo fino a farlo diventare formaggio. E’ il racconto della vita dei pastori nell’alternarsi delle stagioni
BANDITI A ORGOSOLO
(Italia, 1960, col. 91’55” )
Regia Vittorio De Seta
Con Michele Cossu, Giuseppe 'Peppeddu' Cuccu, Peppeddu Cossu, Vittorina Pisano
Soggetto e sceneggiatura Vera Gherarducci Vittorio De Seta
Fotografia Vittorio De Seta Luciano Tovoli; musiche Valentino Bucchi dirette da Franco Ferrara; montaggio Jolanda Benvenuti; costumi Marilù Carteny; aiuto regia Vera Gherarducci
Michele Cossu e il fratello Giuseppe sono intenti al pascolo di un gregge. Tre banditi che hanno rubato alcuni maiali si fermano nella capanna del pastore. Michele vorrebbe che i tre si allontanassero al più presto, quando sopraggiunge una pattuglia di Carabinieri che ha uno scontro a fuoco con i briganti. Un milite viene colpito e perde la vita. Michele fugge per non esser incolpato come complice dei tre. Essendo stato spiccato un mandato di cattura nei suoi confronti, egli cerca di raggiungere con il gregge una zona dove spera che la legge non riesca a raggiungerlo, ma durante il percorso le pecore muoiono. Oramai ha perduto ogni cosa, deve far fronte a numerosi debiti, non sa come risolvere la difficile situazione nella quale si trova. Allora aggredisce un altro pastore, lo tramortisce e gli porta via le bestie. Egli si è comportato alla stessa maniera di chi gli ha fatto del male. Il pastore derubato, urla all'indirizzo di Michele che si vendicherà, ovunque egli possa andare a nascondersi.
Sabato 28 aprile 2018 RAI3 dalle 2. 15 alle 6.00 (225’)
Fuori Orario cose (mai) viste
di Ghezzi Baglivi Di Pace Esposito Fina Francia Fumarola Giorgini Luciani Melani Turigliatto
presenta
VITTORIO DE SETA O DELLA LOTTA DELL’UOMO PER LA SUA SOPRAVVIVENZA
(2)
a cura di Fulvio Baglivi
con i film
DIARIO DI UN MAESTRO (puntate 1,2,3)
(Italia 1972, colore)
Regia Vittorio De Seta,
Tratto dal libro autobiografico Un anno a Pietralata di Albino Bernardini.
Con Bruno Cirino e i ragazzi di una scuola della periferia romana.
Trasmesso la domenica sera su Raiuno in quattro puntate, dall’11 febbraio al 4 marzo 1973
In una scuola della estrema periferia romana un giovane insegnante, nuovo dell'ambiente, invece di disinteressarsi della sua aula semivuota, decide di affrontare il problema del mancato rispetto dell'obbligo scolastico non in maniera burocratica, ma cercando per il quartiere i bambini che non frequentano le lezioni e dando a queste un assetto assolutamente atipico, quasi rivoluzionario per i programmi dell'epoca. Ne nasce un'esperienza di arricchimento reciproco tra i piccoli alunni e il maestro il quale, agli occhi dei telespettatori, rappresenta la persona che pratica quegli ideali da tanti altri solo predicati.
Dallo sceneggiato televisivo di oltre quattro ore venne tratta un’edizione della durata di poco più di due ore che uscì nelle sale cinematografiche due anni dopo.