Fuori orario
Dal 4 al 10 novembre 2018
In onda dal 4 al 10 novembre 2018
Domenica 4 novembre 2018 RAI3 dalle 02.00 alle 6.00 (240’)
Fuori Orario cose (mai) viste
di Ghezzi Baglivi Esposito Fina Francia Fumarola Giorgini Luciani Melani Turigliatto
IDENTIFICAZIONI DI UNA DONNA (3)
a cura di Roberto Turigliatto
IL SOLE NEGLI OCCHI FILM
(Italia, 1953, b/n, 95’19”)
Regia: Antonio Pietrangeli
Con: Gabriele Ferzetti, Irène Galter, Pina Bottin, Paolo Stoppa, Anna Maria Messina
Opera prima di Pietrangeli, il film inaugura la galleria di splendidi e amari ritratti femminili che caratterizzerà tutto il suo cinema culminando in Io la conoscevo bene. Una ragazza di campagna che viene mandata a Roma per lavorare come domestica. Sperduta nella città, conosce l’egoismo e la durezza dei suoi datori di lavori, siano essi altoborghesi o miserabili parvenus. Delusa da Fernando, l’uomo di cui si era innamorata, rifiuterà di incontrarlo e affronterà da sola la vita per amore del bambino che sta per nascere.
MARIA ZEF – seconda puntata
(Italia 1981, col., versione originale in dialetto friulano con sottotitoli italiani, durata 60’)
Regia: Vittorio Cottafavi
Con: Renata Chiappino, Siro Angeli, Anna Bellina, Neda Meneghesso, Maurizio Scarsini, Cesare Bovenzi
Il film è in dialetto friulano, il soggetto è tratto dal romanzo omonimo di Paola Drigo. Siamo agli inizi del ‘900, nella regione carsica, dove la miseria la fa da padrona. Una povera donna donna friulana sfiancata dal lavoro vive con le due figlie, la quindicenne Mariute e la piccola Rosute dopo la partenza del marito in America. Dopo la morte di questo le tre donne restano sole e senza sostentamento. Dopo la morte della madre Mariute e Rosute vanno a vivere nella baita con lo zio Barbe Zef, che una notte, mentre la piccola è in ospedale, approfitta della maggiore. Mariute scopre che la stessa sorte è toccata a sua madre e non può più trattenere la rabbia… Penultimo film di Cottafavi (e uno dei suoi capolavori), prodotto dalla sede regionale Rai del Friuli, inizialmente trasmesso come miniserie televisiva in due puntate.
Venerdì 9 novembre 2018 RAI3 dalle 2.00 alle 6.00 (240’)
Fuori Orario cose (mai) viste
di Ghezzi Baglivi Esposito Fina Francia Fumarola Giorgini Luciani Melani Turigliatto
presenta
INTO THE INFERNO
LA “ZONA” DI LARS VON TRIER
a cura di Roberto Turigliatto
THE KINGDOM 2 (IL REGNO 2)
(Riget 2, Danimarca, 1997, col., 52’+51’+51’, v.o. sottotitoli italiani
1 puntata: Il ricorso (52’)
2 puntata: Bird of Passage (51’)
3 puntata: Gargantua (51’)
Regia: Lars von Trier, Morten Arnfred
Con: Ernst-Hugo Jaregard, Kirsten Rolffes, Holger Juul Hansen, Soren Pilmark, Udo Kier
Debitore tanto di Belfagor, il fantasma del Louvre, la classica serie televisiva francese degli anni Sessanta, quanto dei primi episodi di Twin Peaks (ma Lynch resta un autore non amato da von Trier), The Kingdom 1 (1994) era una serie televisiva in 4 puntate (divisa in 5 puntate nella distribuzione straniera) ambientata interamente nell’ospedale di Copenhagen chiamato “Il Regno” dove accadono una serie di eventi inspiegabili. Il regista mescolano con il gusto del paradosso e un inedito talento ironico soap opera, horror, melodramma, documentario medico e l’irrompere del soprannaturale e dello spiritismo (“…mi è parsa un’idea formidabile collocare un fantasma démodé in un ospedale ultramoderno. L’ospedale rappresenta la scienza, la razionalità e il fantasma è esattamente l’opposto”). Il mastodontico ospedale è l’unico e vero protagonista della serie, tra innumerevoli storie, e viene esplorato in tutti i suoi spazi più reconditi, dove le ombre del passato e i misteri dei suoi abitanti lo invadono da ogni parte trasformandolo in una creatura a sua volta viva e mostruosa. “In Kingdom ho voluto evocare l’ignoto, l’inquietudine e il terrore. Per questo è essenziale evitare ogni logica spaziale e non svelare come siano raccordati tra loro gli ambienti. Di conseguenza ho scelto di montarli in modo frammentario”.
Il successo della serie lo spinge quattro anni dopo a realizzarne il sequel, The Kingdon 2, anch’esso presentato a Venezia e poi da Fuori Orario diviso in 6 puntate (dalle 4 originali) nel 2003, che lo ripropone oggi dopo la riapparizione di Lars von Trier a Cannes con The House that Jack Built, di prossima distribuzione in Italia. Nel numero 2 assistiamo ai tentativi dell’anziana medium Drusse di liberare l’ospedale dalle Forze del Male: alla fine di ogni puntata lo stesso Von Trier appare commentando l’accaduto.
Sabato 10 novembre 2018 RAI3 dalle 2.00 alle 6.00 (240’)
Fuori Orario cose (mai) viste
di Ghezzi Baglivi Esposito Fina Francia Fumarola Giorgini Luciani Melani Turigliatto
presenta
INTO THE INFERNO
LA “ZONA” DI LARS VON TRIER
a cura di Roberto Turigliatto
THE KINGDOM 2 (IL REGNO 2)
(Riget 2, Danimarca, 1997, col., 50’+49’+49’, v.o. sottotitoli italiani
4 puntata: Light as air heavy as lead (50’)
5 puntata: De Profundis (49’)
6 puntata: Pandemonium (49’)
Regia: Lars von Trier, Morten Arnfred
Con: Ernst-Hugo Jaregard, Kirsten Rolffes, Holger Juul Hansen, Soren Pilmark, Udo Kier
Debitore tanto di Belfagor, il fantasma del Louvre, la classica serie televisiva francese degli anni Sessanta, quanto dei primi episodi di Twin Peaks (ma Lynch resta un autore non amato da von Trier), The Kingdom 1 (1994) era una serie televisiva in 4 puntate (divisa in 5 puntate nella distribuzione straniera) ambientata interamente nell’ospedale di Copenhagen chiamato “Il Regno” dove accadono una serie di eventi inspiegabili. Il regista mescolano con il gusto del paradosso e un inedito talento ironico soap opera, horror, melodramma, documentario medico e l’irrompere del soprannaturale e dello spiritismo (“…mi è parsa un’idea formidabile collocare un fantasma démodé in un ospedale ultramoderno. L’ospedale rappresenta la scienza, la razionalità e il fantasma è esattamente l’opposto”). Il mastodontico ospedale è l’unico e vero protagonista della serie, tra innumerevoli storie, e viene esplorato in tutti i suoi spazi più reconditi, dove le ombre del passato e i misteri dei suoi abitanti lo invadono da ogni parte trasformandolo in una creatura a sua volta viva e mostruosa. “In Kingdom ho voluto evocare l’ignoto, l’inquietudine e il terrore. Per questo è essenziale evitare ogni logica spaziale e non svelare come siano raccordati tra loro gli ambienti. Di conseguenza ho scelto di montarli in modo frammentario”.
Il successo della serie lo spinge quattro anni dopo a realizzarne il sequel, The Kingdon 2, anch’esso presentato a Venezia e poi da Fuori Orario nel 2003, che lo ripropone oggi dopo la riapparizione di Lars von Trier a Cannes con The House that Jack Built, di prossima distribuzione in Italia. Nel numero assistiamo ai tentativi dell’anziana medium Drusse di liberare l’ospedale dalle Forze del Male: alla fine di ogni puntata lo stesso Von Trier appare commentando l’accaduto