Fuori orario
Dal 10 al 16 giugno 2018
In onda dal 10 al 16 giugno 2018
Domenica 10 giugno 2018 RAI3 dalle 1.50 alle 6.00 (250')
Fuori Orario cose (mai) viste
di Ghezzi Baglivi Esposito Fina Francia Fumarola Giorgini Luciani Melani Turigliatto
presenta
Troppi sogni per le strade?
(13 film di Mario Camerini) (6)
a cura di Donatello Fumarola
con
ULISSE (FILM)
(Italia, 1954, col., dur., 100'40”)
di Mario Camerini
con Kirk Douglas, Silvana Mangano, Anthony Quinn, Rossana Podestà, Jacques Dumesnil, Franco Interlenghi.
Adattamento dell'opera di Omero (scritto da Camerini insieme a Franco Brusati, Ben Hecht, Ivo Perilli e Irwin Shaw), e girato in alcuni dei luoghi (in Italia) del viaggio di Ulisse.
INTERVISTA A SERGIO M. GERMANI (dur.30')
a cura di Donatello Fumarola
Terza e ultima parte dell'intervista fatta a Sergio Germani, grande conoscitore di Camerini.
LA BELLA MUGNAIA (FILM)
(Italia, 1955, col., 87'41”)
di Mario Camerini
con Sophia Loren, Marcello Mastroianni, Vittorio De Sica, Paolo Stoppa, Yvonne Sanson, Mario Passante.
Luca e sua moglie Carmela sono mugnai nel feudo governato da Don Teofilo ai tempi della dominazione spagnola nel sud d'Italia. Il popolo se la passa male, perché il signorotto tassa tutto, perfino la pioggia. I due sposi godono tuttavia di un trattamento di riguardo: la bellezza di Carmela suscita fascino su tutte le massime autorità, governatore in testa. La fanciulla, complice il marito, ne approfitta per ottenere favori, seducendo i potenti ma facendo attenzione a restare per loro un desiderio perennemente insoddisfatto. Un giorno Luca rimane coinvolto in una rivolta popolare e viene incarcerato nel castello...
Venerdi 15 giugno 2018 RAI3 dalle 02.00 alle 06.00 (240’)
Fuori Orario cose (mai) viste
di Ghezzi Baglivi Esposito Fina Francia Fumarola Giorgini Luciani Melani Turigliatto
presenta
RAPPORTI DI CLASSE
ovvero
AMOUR FOU
(1)
a cura di Lorenzo Esposito
con
MANILA – NEGLI ARTIGLI DELLA LUCE primavisione TV (FILM)
(MANILA – IN THE CLAWS OF LIGHT)
(Maynila – Sa mga kuko ng liwanag, Filippine 1968, b/n e col, v.o. sott. it., 121’)
Regia: Lino Brocka
Con: Bembol Roco, Hilda Koronel, Lou Salvador Jr., Joonee Gamboa, Tommy Abuel
In prima visione TV su “Fuori Orario” il restauro del capolavoro di Lino Brocka del 1968. Un giovane pescatore Julio, si trasferisce a Manila per ritrovare il suo primo amore Ligaya. Qui scopre i duri conflitti di classe e la lotta per la sopravvivenza quotidiana della classe operaia e della maggior parte della popolazione. Fra questi anche la sua Ligaya, costretta a prostituirsi. I due giovani, in un crescendo parossistico, tentano un’ultima fuga che termina in tragedia. A questo punto nulla ha più senso, non resta che il delitto, la vendetta. Un circolo vizioso con cui il sistema economico perpetua l’oppressione.
I FIDANZATI (FILM)
(Italia 1963, b/n, dur., 74’)
Regia: Ermanno Olmi
Con: Anna Canzi, Carlo Cabrini.
Giovanni, un operaio milanese è trasferito in uno stabilimento siciliano. Parte senza rimpianti perché il vincolo che lo unisce alla fidanzata Liliana è divenuto scialbo e consuetudinario. La lontananza stimola invece Giovanni a una revisione di valori: le lettere scritte dalla sua ragazza diventano la cosa più importante di un periodo difficile e risvegliano in lui un amore profondo. Uno dei film italiani più belli di sempre. Molto amato e più volte citato da Jean-Luc Godard.
Sabato 16 giugno 2018 RAI3 dalle 1.50 alle 6.00 (250’)
Fuori Orario cose (mai) viste
di Ghezzi Baglivi Esposito Fina Francia Fumarola Giorgini Luciani Melani Turigliatto
presenta
RAPPORTI DI CLASSE
ovvero
AMOUR FOU
(2)
a cura di Lorenzo Esposito
con
CON UNGHIE E DENTI (FILM)
(Con uñas y dientes, Spagna, 1977-78, col., , 93’52”, v.o. sottotitoli spagnoli)
Regia, montaggio, produzione : Paulino Viota
Sceneggiatura: Javier Vega, Paulino Viota
Con: Alicia Sánchez, Santiago Ramos, Alfredo Mayo Guadalupe G. Güemes,Victor Petit
Realizzato sette anni dopo Contactos, Con unghie e denti è il film più esplicitamente politico di Viota, una storia di lotta di classe nel periodo della Transizione dal Franchismo alla Democrazia, con le sue speranze frustrate e le sue disillusioni. Nel corso di un durissimo sciopero, Marcos, un leader operaio, viene aggredito, inseguito e costretto alla clandestinità dai sicari del padrone. Mentre i suoi compagni proseguono la lotta, viene incaricata della sua protezione Aurora, militante di sinistra. Ma il suo cammino si trasforma allusivamente in una sorta di ineludibile via via crucis.
Tanto la censura franchista aveva costretto Contactos a muoversi in un’affascinante dimensione enigmatica , tanto la maggiore libertà permette al regista di affrontare una storia direttamente politica, ma contaminata con espliciti riferimenti al noir e perfino a Hitchcock.
“Quando morì Franco, avevo ventisette anni e pensai di cambiare il mio atteggiamento, pensai di entrare nell’industria cinematografica (…) Avevo la pretesa ingenua di diventare il primo regista spagnolo a girare un film su un conflitto di lavoro straordinariamente duro, durante il quale viene perfino commesso un omicidio. Di qui scaturì Con unghie e denti, un film simbolico che ha come tela di fondo la consapevolezza – propria dei gruppi di estrema sinistra di allora – che la Transizione era la sostituzione del Franchismo con un nuovo potere che in fondo perpetuava lo stesso tipo di società. In prospettiva questa idea mi sembra eccessivamente radicale, perché di sicuro molte cose sono cambiate, però penso che il film presenti un sicuro interesse storico” (Paulino Viota)
KYOTO STORY (FILM)
(Kyoto Uzumasa Monogatari, Giappone, 2010, col., dur.87’55”, v.o.sott. it.,)
Regia: Yoji Yamada, Tsutomu Abe
Soggetto: Yoji Yamada
Sceneggiatura: Tomoaki Sasae
Con: Hana Ebise (Kyoko), Yoshihiro Usami (Kota), Sôtarô Tanaka (Enoki), Mai Nishida, Min Tanaka, Rei Dan (voce narrante)
Gli amori giovanili di una ragazza e la vita quotidiana del famoso quartiere di Kyoto cresciuto attorno ai leggendari studi cinematografici della Shochiku e ora vittima di una dura ristrutturazione del lavoro di cui risente soprattutto la nuova generazione che vorrebbe allontanarsi dalle piccole botteghe tradizionali dei genitori. Raffinata incursione nell’illusione del documentario, diventa per Yamada l’occasione per un nuovo scavo verticale nella storia dell’immagine in Giappone e una riflessione teneramente implacabile sul rapporto tra destino e responsabilità. Tsutomu Aba, qui co-regista, è assistente di lunga data di Yamada. Presentato al Festival di Berlino edizione 60 nella sezione Forum.