Fuori orario
Dal 29 maggio al 4 giugno 2016
In onda dal 29 maggio al 4 giugno 2016
Domenica 29 maggio 2016 RAI3 dalle 01.45 alle 06.00 (310’)
Fuori Orario cose (mai) viste
di Ghezzi Baglivi Di Pace Esposito Fina Francia Fumarola Giorgini Luciani Melani Turigliatto
presenta
LA CARNE, LA MORTE E IL DIAVOLO. (RI)SCRITTURE DELL’OTTOCENTO (9)
a cura di Roberto Turigliatto
con i film:
I MISERABILI parte prima: CACCIA ALL'UOMO
(Italia, 1947, b/n, 86’ 51”)
Regia Riccardo Freda, da Victor Hugo, scritto da Freda con Steno e Monicelli e Vittorio Novarese
Con Gino Cervi Valentina Cortese Hans Hinrich Aldo Nicodemi Luigi Pavese Andreina Pagnani Marcello Mastroianni Gabriele Ferzetti Cosetta Greco
Prodotto da Carlo Ponti per la Lux e sceneggiato, col regista, da Monicelli, Steno e V.N. Novarese, è una versione agile, scattante, non priva di saettanti invenzioni, con gusto da romanzo d'appendice, probabilmente il miglior film tratto dal classico. Presentato in due episodi, è la versione cinematografica più monumentale, maniacale e definita del capolavoro di Hugo, pubblicato nel 1862, diviso in 48 libri che narrano le vicende incrociate di decine di personaggi nella Parigi della Postrestaurazione, in un arco di circa vent’anni, dal 1815 al 1833.
I MISTERI DI LISBONA sesto episodio: La vendetta della contessa di Cliton
(Mistérios de Lisboa, sesto episodio: A Vingança da Duquesa de Cliton, Portogallo/Francia/Brasile, col., durata: 53’’ )
Regia: Raoul Ruiz
Con: Adriano Luz, Melvil Poupaud, Joao Babptista, Joana de Verona, Albano Jeronimo, Léa Seydoux, Alfonso Pimentel, Clotilde Hesme, Ricardo Pereira, Maria João Bastos, Malik Zidi.
Il penultimo film del grande maestro cileno, realizzato due anni prima della morte, e' anche una affascinante e geniale serie televisiva in sei puntate. Tratto dal romanzo omonimo (1854) delgrande scrittore portoghese Camilo Castelo Branco (il suo Amore di perdizione era stato portato in televisione da Manoel de Oliveira) racconta le disavventure di un giovane orfano fra Portogallo, Francia, Italia e Brasile, tra nobildonne infelici, misteriosi religiosi e facoltosi avventurieri, identità nascoste e intrighi inesplicabili.
I MISERABILI parte seconda: TEMPESTA SU PARIGI
(Italia, 1947, b/n, 93’25”)
Regia Riccardo Freda, da Victor Hugo, scritto da Freda con Steno e Monicelli e Vittorio Novarese
Con Gino Cervi Valentina Cortese Hans Hinrich Aldo Nicodemi Luigi Pavese Andreina Pagnani Marcello Mastroianni Gabriele Ferzetti Cosetta Greco
Lunedì 30 maggio 2016 RAI3 dalle 01.15 alle 03.00 (105’)
Fuori Orario cose (mai) viste
di Ghezzi Baglivi Di Pace Esposito Fina Francia Fumarola Giorgini Luciani Melani Turigliatto
presenta
PAULINO VIOTA, L’ORDINE DEL LABIRINTO: SCOPERTA DI UN CINEASTA (4)
a cura di Roberto Turigliatto
con i film
LAS FERIAS – LE FIERE
(Spagna, 1966, col., 24’17”, v.o. sott. it.)
Regia: Paulino Viota
JOSÉ LUÍS
(Spagna, 1966, col., 31’14”, v.o. sott. it.)
Regia: Paulino Viota
Con: José Viega
TIEMPO DE BUSCA – TEMPO DI RICERCA
(Spagna, 1967, col., 35’12”, v.o. sott. it.)
Regia: Paulino Viota
Con: Guadalupe G. Güedes,
FIN DE UN INVIERNO – FINE DI UN INVERNO
(Spagna, 1968, b/n, 27’19, v.o. sott. it.)
Regia: Paulino Viota
Prosegue il ciclo che Fuori Orario dedica alla scoperta di Paulino Viota, un grande cineasta spagnolo rimasto praticamente sconosciuto fino a pochi anni fa anche in Spagna e del tutto inedito in Italia. Nato nel 1948 a Santander, dove oggi si dedica in modo indipendente allo studio dei grandi autori della storia del cinema (dal prediletto John Ford fino all’altrettanto amato Jean-Luc Godard), è autore di soli tre lungometraggi, realizzati tra il 1970 e il 1983, tra gli ultimi anni del Franchismo e gli anni della Transizione. Fuori Orario presenta in cinque puntate l’intera sua opera, arricchita inoltre da materiali con interviste e conversazioni col regista e i suoi collaboratori. Il programma di lunedì 30 maggio presenta i primi quattro cortometraggi del regista, girati a Santander in super8 tra il 1966 e il 1968. Il primo, Las ferias, è l’unico documentario girato dal regista, sulle fiere che si svolgevano per quindici giorni a Santander. Gli altri tre compongono una sorta di trilogia anche tematica (i giovani amori dei personaggi adolescenti , la vita di provincia a Santander, il desiderio di fuga e di ribellione) nei quali hanno un ruolo decisivo gli amici del regista, che collaboreranno anche in seguito nei suoi film, Javier Vega (protagonista e soggettista di José Luis), e Guadalupe G. Güemes.
Martedì 31 maggio 2016 RAI3 dalle 1.50 alle 2.05 (15’)
Fuori Orario cose (mai) viste
di Ghezzi Baglivi Esposito Fina Francia Fumarola Giorgini Luciani Melani Turigliatto
presenta
PAULINO VIOTA, L’ORDINE DEL LABIRINTO: SCOPERTA DI UN CINEASTA (5)
a cura di Roberto Turigliatto
con il film
JAULA DE TODOS – LA GABBIA DI TUTTI
(Spagna, 1974, col., 13’38”, v.o. sott. it. )
Regia: Paulino Viota
Con: Guadalupe G. Guëmes
Si conclude il ciclo che Fuori Orario dedica alla scoperta di Paulino Viota, un grande cineasta spagnolo rimasto praticamente sconosciuto fino a pochi anni fa anche in Spagna e del tutto inedito in Italia. Nato nel 1948 a Santander, dove oggi si dedica in modo indipendente allo studio dei grandi autori della storia del cinema (dal prediletto John Ford fino all’altrettanto amato Jean-Luc Godard), è autore di soli tre lungometraggi, realizzati tra il 1970 e il 1983, tra gli ultimi anni del Franchismo e gli anni della Transizione. Fuori Orario presenta in cinque puntate l’intera sua opera, arricchita inoltre da materiali con interviste e conversazioni col regista e i suoi collaboratori. Il programma di martedì 31 maggio presenta l’ultimo cortometraggio di Viota, realizzato dopo Contactos. Girato dopo Contactos, Jaula de todos è l’ultimo cortometraggio di Viota, girato in 16 mm., ed è ispirato al frammento di un’opera di Diderot, Ceci n’est pas un conte, citato nel film in voce off. Realizzato in complicità con Guadalupe G. Guemes, narra la relazione tra un ambizioso professore universitario e la sua allieva, che si dedica completamente all’uomo ma viene abbandonata quandoquesta ha successo nella sua carriera. La ragazza impara la lezione, rifiuta la relazione con un amico che vuole consolarla e sceglie la propria libertà.
Mercoledì 1 giugno 2016 RAI3 dalle 1.55 alle 2.00 (5’)
Fuori Orario cose (mai) viste
di Ghezzi Baglivi Esposito Fina Francia Fumarola Giorgini Luciani Melani Turigliatto
presenta
VENTI ANNI PRIMA
Giovedì 2 giugno 2016 RAI3 dalle 1.45 alle 2.00 (15’)
Fuori Orario cose (mai) viste
di Ghezzi Baglivi Esposito Fina Francia Fumarola Giorgini Luciani Melani Turigliatto
1946/2016 BLOB E FUORI ORARIO PER IL DUE GIUGNO
A cura di Paolo Luciani
In occasione della ricorrenza del 2 giugno, Festa della Repubblica, le trasmissioni BLOB e FUORI ORARIO la ricordano con la realizzazione di due puntate speciali (a cura di Paolo Luciani) in onda negli orari consueti della loro programmazione: BLOB alle 20 e FUORI ORARIO all’1.45 (durata indicativa 10’ ca.).
Nei due appuntamenti saranno presenti diversi materiali di repertorio delle teche Rai ,tra cui ampi brani da:
una puntata speciale della trasmissione LINEA DIRETTA 1985, curata da Enzo Biagi e che vide la partecipazione delle onorevoli Nilde Jotti (tra l'altro non solo elettrice nel primo voto alle donne del 1946, ma anche tra i 75 costituenti che lavorarono alla Costituzione repubblicana) e Tina Anselmi, giovanissima partigiana cattolica, prestigiosa figura della Democrazia Cristiana;
una serie di interviste a testimoni e protagonisti di quegli anni tratte della trasmissione LA STORIA SIAMO NOI;
brani tratti da film di registi quali De Sica, Risi, Loy, Rossellini, dove l'evento storico del 2 giugno 1946 trova una particolare collocazione nella loro struttura narrativa.
1946/2016 BLOB E FUORI ORARIO PER IL DUE GIUGNO, durata 10’ circa
Consegna la redazione, supporto IMX, comprende montaggio a cura di Paolo Luciani con brani tratti da materiali di repertorio RAI e da film in diritti
Venerdì 3 giugno 2016 RAI3 dalle 1.50 alle 07.00 (310’)
Fuori Orario cose (mai) viste
di Ghezzi Baglivi Esposito Fina Francia Fumarola Giorgini Luciani Melani Turigliatto
L’AMORE CONTRO LE REGOLE (1)
a cura di Simona Fina
con i film
COGNOME E NOME: LACOMBE LUCIEN
(Lacombe Lucien, Francia/Italia, 1974, colore, dur.132’)
Regia: Louis Malle
Con: Pierre Blaise, Aurore Clément, Holger Löwenadler, Thérèse Giehse, Ave Ninchi, Stéphane Bouy, Loumi Iacobesco, Donato Castelleneta, Pierre Decazes, Gilberte Rivet
Nella Francia occupata del 1944 il contadino diciassettenne Lucien tenta di entrare nel "maquis" (così i francesi hanno chiamato il loro movimento di Resistenza). Non essendo stato accettato, quasi per ripicca, il ragazzo diventa un collaborazionista della Gestapo. Lucien ha un carattere del tutto apolitico, non ha alcuna opinione riguardo alla situazione che lo circonda. E’ diventato membro della Gestapo ingenuamente e quasi inconsapevolmente, solo perché spinto da un sentimento di rivincita nei confronti del nuovo amante della madre che l’ha praticamente buttato fuori di casa, della Resistenza che non lo ha voluto accettare e del suo vecchio e insoddisfacente lavoro. Quando la Gestapo vuole arrestare la ragazza ebrea della quale si è innamorato, Lucien uccide il tedesco mandato a prelevarla e fugge con lei verso i Pirenei. Sarà ripreso e fucilato. Il protagonista costituisce il drammatico ritratto di un immaturo, incapace di distinguere fra Bene e Male, le cui scelte non sono dettate dall'ideologia o dalla politica ma da un istinto di ribellione e dal caso. Nei suoi confronti, il regista dimostra una toccante pietà umana.
IL SALVATORE
(Le Sauveur, Francia, 1971, colore, v. o. sottotitoli in italiano, dur. 90’)
Regia: Michel Mardore
Con: Horst Buchholz, Muriel Catala, Hélène Vallier, Roger Lumont, Frédèric Norbert, Henri Vilbert, Danièle Ajoret, Michel Delahaye, Jacques Serres
Siamo nel 1943, durante l'occupazione tedesca. In un piccolo e sperduto paese della campagna francese, Nanette, una ragazza di 14 anni, soccorre un paracadutista ferito che dice di essere un inglese che ha perso i contatti con la resistenza. La ragazza, che subisce il fascino dell'uomo e se ne innamora, lo aiuta a nascondersi e instaura con lui una relazione. L'uomo però è in effetti un infiltrato tedesco che intende scoprire i nomi dei dissidenti e che intende servirsi della ragazza per raggiungere il suo scopo. Riuscirà nell'intento grazie alla ingenua devozione di Nanette. Molti anni dopo, quando l'uomo tornerà nel paese a rivisitare i luoghi della sua sporca azione, Nanette, ormai invecchiata e appesantita nella figura e col peso di quella lontana colpa sulle spalle, avrà così modo e occasione per portare a termine la sua vendetta. Esordio alla regia dell’importante critico cinematografico Michel Mardore, che si basa sul suo stesso romanzo omonimo. Con un piglio alla Chabrol, il film racconta la perdita dell’innocenza mescolando violenza politica e libertà fantastica.
Sabato 4 giugno 2016 RAI3 dalle 02.25 alle 07.00 (275’)
Fuori Orario cose (mai) viste
di Ghezzi Baglivi Esposito Fina Francia Fumarola Giorgini Luciani Melani Turigliatto
IDENTITA’ PRESUNTE
a cura di Simona Fina
con i film
MR. KLEIN
(Mr. Klein, Francia/Italia, 1976, colore, dur.118’ 20”)
Regia: Joseph Losey
Con: Alain Delon, Jeanne Moreau, Francine Bergé, Juliet Berto, Michael Lonsdale, Suzanne Flon, Massimo Girotti
Robert Klein è un alsaziano agiato, intento ad arricchirsi ulteriormente nella Francia collaborazionista di Pétain. Il caso gli fa scoprire l'esistenza di un suo omonimo di origine ebrea, ricercato dalla polizia a causa delle leggi antisemite. Il suo destino è ormai segnato; a poco a poco il destino dell'altro Klein diventa il suo. Dopo un tentativo di emigrazione, Klein finisce invece sullo stesso treno piombato in partenza per un lager, insieme con il suo omonimo.
L’UOMO CHE MENTE
(L’homme qui ment, Francia/Cecoslovacchia, 1968, b/n, dur.93’, v.o. sottotitoli in italiano)
Regia: Alain Robbe-Grillet
Con: Jean-Louis Trintignant, Ivan Mistrík, Zuzana Kocúriková, Sylvie Bréal, Jozef Cierny, Jozef Króner, Dominique Prado
Dopo più di vent'anni, Boris Varissa torna nel villaggio in cui era stato partigiano assieme a Jean Robin, scomparso verso la fine della guerra. Ancora in attesa del ritorno di Jean vivono, in un malandato castello, il padre, la moglie Laura, la sorella Silvia e Maria la domestica. Alloggiato in un modesto alberghetto - visto di malocchio dal proprietario, ma non così dalla cameriera - Boris dà dell'amico, versione sempre nuove e contrastanti, dipingendolo, di volta in volta, come un eroe o come un vigliacco; attribuendo la sua scomparsa a se stesso alla farmacista del paese; vantandosi di averlo salvato dai tedeschi, o incolpandosi di averlo gettato in un pozzo. Infine Boris si installa nel castello, dichiarando che Jean è morto. Ma questi, o qualcuno che fa credere di esserlo, appare all'improvviso e lo uccide.