Fuori orario
Sabato 29 agosto 2015
In onda sabato 29 agosto 2015 dall'00:35 alle 6:00
CINEMA E TELEVISIONE DI ANTONIO CIFARIELLO :
UN'AVVENTURA LUNGA UN GIORNO (II)
a cura di Paolo Luciani
Res-tauro serata Cifariello - (2012)
di Giuseppe Giannotti con la collaborazione di Enrico Salvatori
Antonio Cifariello, dal cinema italiano anni 50 alla regia di documentari in giro per il mondo per la Rai. In studio Giuseppe Giannotti ed Emilio Ravel.
La mina ed Emilio Ravel - (1957)
regia Giuseppe Bennati;
sceneggiatura G. Bennati, Piero De Bernardi, Vicente Escriva, Giuseppe Mangione;
fotografia Marco Scarpelli,
riprese subacquee Tommaso Manunza;
montaggio Franco Fraticelli;usica Carlo Rustichelli
con Antonio Cifariello, Elsa Martinelli, Giancarlo Zarfati, Nemo Vicentini, Conchita Bautista, Felix Acaso
Melodramma marinaro, ancora sull'onda lunga di modelli insuperati, da RISO AMARO a CATENE: ecco quindi burrasche marine, naufragi, amori contrastati, pesca di frodo illegale e necessitata dalle condizioni di povertà, ma anche lotte per la dignità del lavoro, slanci generosi, solidarietà maschili, fino al drammatico finale in cui la scoppio di una mina, residuato bellico e metafora di un passato che riemerge, non scioglie tutti i nodi irrisolti.
UN'AVVENTURA LUNGA UN GIORNO (II)
a cura di Paolo Luciani
Res-tauro serata Cifariello - (2012)
di Giuseppe Giannotti con la collaborazione di Enrico Salvatori
Antonio Cifariello, dal cinema italiano anni 50 alla regia di documentari in giro per il mondo per la Rai. In studio Giuseppe Giannotti ed Emilio Ravel.
La mina ed Emilio Ravel - (1957)
regia Giuseppe Bennati;
sceneggiatura G. Bennati, Piero De Bernardi, Vicente Escriva, Giuseppe Mangione;
fotografia Marco Scarpelli,
riprese subacquee Tommaso Manunza;
montaggio Franco Fraticelli;usica Carlo Rustichelli
con Antonio Cifariello, Elsa Martinelli, Giancarlo Zarfati, Nemo Vicentini, Conchita Bautista, Felix Acaso
Melodramma marinaro, ancora sull'onda lunga di modelli insuperati, da RISO AMARO a CATENE: ecco quindi burrasche marine, naufragi, amori contrastati, pesca di frodo illegale e necessitata dalle condizioni di povertà, ma anche lotte per la dignità del lavoro, slanci generosi, solidarietà maschili, fino al drammatico finale in cui la scoppio di una mina, residuato bellico e metafora di un passato che riemerge, non scioglie tutti i nodi irrisolti.