Fuori orario
Dal 27 Agosto al 2 Settembre 2017
Domenica 27 agosto 2017 RAI3 dalle alle 1.30 alle 6.00 (270’)
Fuori Orario cose (mai) viste
di Ghezzi Baglivi Di Pace Esposito Fina Francia Fumarola Giorgini Luciani Melani Turigliatto
presenta
INCOMPRESI? (3)
con i film
ALBERI prima visione TV
(Italia, 2013, col., 28’)
Regia: Michelangelo Frammartino
Molti anni fa nel paese di Satriano di Lucania alcuni uomini usavano ricoprirsi d’edera fino a diventare irriconoscibili, erano i romiti, uomini – albero, espressione di un antico culto arboreo, risalente al Medioevo. Camminavano con un bastone, al quale era legato un ramo di pungitopo o di ginestra e bussavano alle porte delle case per ricevere elemosina. Con il tempo il romito è diventato una maschera tra le tante, lentamente dimenticata dalle nuove generazioni.
"Alberi" è una cine-istallazione che gioca con il passato e con il presente; attraverso la macchina da presa, trasforma in realtà qualcosa che era sprofondato nella dimensione non materiale della memoria.
Dal passato al presente, dalla finzione alla realtà, dall’invisibile al visibile, dalla memoria al cinema, "Alberi" rompe la dimensione del tempo, dando vita a un ciclo infinito. Girato da Armento in Basilicata, Alberi è stato pensato come una installazione (e come tale è stata presentata per la prima volta al MoMA) senza un inzio e una fine, in un continuo loop, un ciclo senza fine di nascita, morte, rinascita, per innumerevoli volte. “Dal buio della notte nei boschi di faggio alle prime luci dell’alba fino alla scoperta della presenza di un villaggio isolato; dalle porte delle case escono uomini che in processione raggiungono il bosco. Lì si vestiranno di edera, trasformandosi in romiti, uomini-albero che celebrano la fusione di umano e vegetale, la fusione dell’uomo con la terra, il cosmo, il Tutto. Terminata la vestizione, i romiti come un esercito vegetale, tornano nel paese fino a affollare la piazza centrale. La loro moltitudine danzante finirà però per ingoiarci e riportarci nelle tenebre iniziali, dalle quali si uscirà con una nuova alba”,
IL SEGRETO
(Italia 2013, col., 89')
Regia: cyop & kaf
Con: Ivano Calabria, Luigi Provenzano, Antonio D’amato, Mimmo Russo, Emanuele Criscuolo, Salvatore Di
Matteo, I ragazzi della Torretta, Gennaro Picco, Salvatore Nocerino, Francesco Albinni, Ferdinando De Crescenzo, Emanuele Pio Adamo, Godwin Kofi “Emanuele” Boateng, Francesco Verrano...
“In molti quartieri di Napoli la raccolta degli alberi per il falò del giorno di Sant’Antonio è una tradizione, un rito, un gioco avventuroso che i ragazzi di strada si tramandano di generazione in generazione. Per chi li osserva da fuori è spesso solo una sequenza di atti di teppismo e schiamazzi fino a tarda ora, che si conclude con un pericoloso incendio troppo vicino ai palazzi.
Volevamo raccontare quello che accade in molte strade della città nel mese di gennaio, da un punto di vista il più possibile prossimo a quello di una banda di ragazzi. Seguirli nelle loro ricerche, osservare le alleanze e le scaramucce con altre bande, documentare i caratteri, il linguaggio, i codici di comportamento. Eravamo certi che sarebbero emerse in questo modo, spontaneamente, tutte le domande che ci facciamo da tempo, e che è necessario farsi, sul rapporto che intercorre tra bambini e città.” (cyop & kaf)
THE DARK SIDE OF THE SUN
(Italia 2014, col., 92’)
Regia: Carlo Hintermann, Lorenzo Ceccotti
Per pochi bambini il sole è un nemico mortale. Una rara malattia, Xeroderma Pigmentosum, li costringe a vivere isolati, lontani dal mondo diurno dei loro coetanei. Questo non accade però a Camp Sundown, un campo estivo nello stato di New York creato dall'immaginazione e dalla tenacia dei loro genitori, che raccoglie pazienti da tutto il mondo. Qui prende forma un universo rovesciato, colmo d'incanto. La vita di questa piccola comunità notturna si intreccia con i sogni che prendono forma nell’animazione, ideata dagli stessi bambini. Genitori e figli si riconoscono qui in un unico desiderio: vivere a pieno la propria vita, nonostante la malattia.
L'INDIA VISTA DA ROSSELLINI (Puntate 6,7,8)
(Italia 1959, b/n')
Regia di Roberto Rossellini
Reportage realizzato da Roberto Rossellini in India tra il 1957 e il 1958 e trasmesse in dieci puntate
nell'ambito de "I viaggi del Telegiornale" tra gennaio e marzo del 1959. Ben prima dei Beatles e dei
poeti Beat, Rossellini svela i segreti del continente in mutazione dopo la liberazione dai coloni
inglesi.
Venerdì 1 settembre 2017 RAI3 dalle alle 1.40 alle 6.00 (260’)
Fuori Orario cose (mai) viste
di Ghezzi Baglivi Di Pace Esposito Fina Francia Fumarola Giorgini Luciani Melani Turigliatto
presenta
VENEZIA, IL CINEMA: FONDAMENTA DEGLI INVISIBILI
INCOMPRESI? (4)
con i film:
BELLAS MARIPOSAS
(Italia, 2012, col., 101’)
Regia: Salvatore Mereu
Con: Sara Podda, Maya Mulas, Michaela Ramazzotti
Presentatato alla Mostra di Venezia nel 2012 nella sezione Orizzonti, il film è stato girato in quartiere della periferia di Cagliari dove il regista ha trascorso una anno per conoscere il luogo e scegliere le due giovani attrici non professioniste. Il film racconta infatti la giornata di due adolescenti, Caterina detta "Cate" e Luna, la sua migliore amica. Cate spera di fuggire dalla periferia per fare la cantante "come Valerio Scanu o Marco Carta". Cate, alla cui voce fuori campo è affidato il commento della narrazione, vive con la sua disastrata famiglia: un padre disoccupato, una madre stanca e sfiduciata, una sorella maggiore ventenne con due figlie a carico, i fratelli maschi che navigano in un quotidiano di violenza, droga e degrado, senza una possibilità di futuro. La sua amica Luna, una specie di sorella elettiva, vive una situazione quasi identica. Le ragazze cercano di immaginare un futuro diverso, e il film ne mostra i movimenti e le derive attraverso la città nel corso di una giornata in cui tutto potrebbe cambiare.
LOW TIDE / BASSA MAREA
(Low Tide, USA / Italia, 2012, col., 88’37”, v.o. sott. it.)
Regia: Roberto Minervini
Con: Daniel Blanchard, Melissa McKinney, Vernon Wilbanks
Un dodicenne e sua madre, single, fanno vite separate. Il ragazzo trascorre la giornata da solo,
mentre la donna lavora ed esce con gli amici. La solitudine è per il ragazzo fonte di libertà ma anche
causa di sofferenza, Le sue esplorazioni fanno ugualmente emergere il cupo contrasto tra le regole
della società e le leggi della natura. Il delicato equilibrio del mondo interiore del ragazzo viene
infranto da eventi imprevisti. Secondo film di una “trilogia texana” che comprende il precedente The Passage e il seguente Stop the PoundingHeart. “Questo è il secondo film che ho girato in Texas. Ho lavorato esclusivamente con persone reali che ho conosciuto attraverso amici comuni e con le quali ho creato un’intesa molto stretta, basata sul rispetto e sulla reciproca fiducia. Questo mi ha permesso di scavare in profondità nella loro vita e nell’intero mondo della subcultura americana. Di conseguenza Low Tide è sia un documentario sia una narrazione di fantasia, una sintesi incentrata sul ventre molle dell’America, con le sue singolarità e le sue contraddizioni. La realizzazione di Low Tide è stata un’esperienza reale e autentica e questo è il tipo di cinema che maggiormente mi interessa fare”.
Sabato 2 settembre 2017 RAI3 dalle alle 1.30 alle 6.00 (270’)
Fuori Orario cose (mai) viste
di Ghezzi Baglivi Di Pace Esposito Fina Francia Fumarola Giorgini Luciani Melani Turigliatto
presenta
VENEZIA, IL CINEMA: FONDAMENTA DEGLI INVISIBILI
con i film:
ZATOICHI
(2003, Giappone, col, 111’ )
Regia: Takeshi Kitano
Con: Takeshi Kitano, Tadanobu Asano, Michiyo Oguso, Yui Natsukawa, Guadalcanal Taka, Daigoro Tachibana
Zatoichi è un vagabondo cieco, che si guadagna da vivere col gioco d'azzardo e con i massaggi. Ma Zatoichi è anche un maestro della spada, capace di colpi imprevisti e stoccate di infinita precisione. Giunto in una città governata da spietati clan, Zatoichi dovrà confrontarsi con due misteriose geishe che vendicano la morte dei propri genitori.
WINDTALKERS
(Usa , col., 2002, 129’)
Regia: John Woo
Con: Nicholas Cage, Adam Beach, Peter Stormare, Noah Emmerich
Durante la Seconda Guerra Mondiale l’esercito Americano decide di utilizzare un codice cifrato basato sulla lingua Navajo per ingannare i giapponesi. Vengono così arruolati degli indiani a ognuno dei quali viene assegnato un militare, i cui ordini, di difficile esecuzione morale, sono di uccidere il marconista piuttosto che farlo catturare. I Navajo sono appunto “coloro che parlano nel vento”.