Fuori orario
Dal 10 al 16 luglio 2016
In onda dal 10 al 16 luglio 2016
DOMENICA 10 LUGLIO 2016 RAI3 dalle 24.45 alle 06.00 (315')
Fuori Orario cose (mai) viste
di Ghezzi Baglivi Di Pace Esposito Fina Francia Fumarola Giorgini Luciani Melani Turigliatto
presenta
1945/1950 CINEMA E FILM IN ITALIA TRA NEOREALISMO E NEOCENTRISMO
a cura di Paolo Luciani
con i film
LE MISERIE DEL SIGNOR TRAVET (Italia 1945 B/N) durata 97’24”
di Mario Soldati; soggetto dalla commedia “Le miserie di monsù Travet” di Vittorio Bersezio; sceneggiatura Aldo De Benedetti, Tullio Pinelli, Carlo Musso; fotografia Massimo Terzano; montaggio Gisa Radicchi Levi; musica Nino Rota diretta da Fernando Previtali; scenografia Piero Filippone; costumi Vittorio Nino Novarese; aiuto regia Marino Girolami; assistente alla regia Jone Tuzzi; produzione Marcello D’Amico per la Pan Film, Lux Film
con Carlo Campanini, Vera Carmi, Paola Veneroni, Gino Cervi, Pier Luigi Verando, Laura Gore, Luigi Pavese, Gianni Agus, Alberto Sordi, Carlo Mazzarella, Domenico Gambino
Nastro d’argento per la migliore scenografia e per il migliore attore non protagonista (G. Cervi)
Umiliato dalla giovane moglie – che accetta la corte di un collega del marito – e vessato dal capufficio, l’impiegato Ignazio Travet trova la forza di ribellarsi e perde il posto di lavoro. Salvate le apparenze, sabrcherà il lunario lavorando presso un fornaio.
ALBERGO LUNA - CAMERA 34 (Italia 1946 B/N) durata 72’36”
di Carlo Ludovico Bragaglia; soggetto e sceneggiatura Aldo De Benedetti; fotografia Carlo Montuori; montaggio Anna Del Pozzo; musica Nino Rota, Alessandro Cicognini e brani da Shubert; canzoni di Tito Manlio e Giovanni D’Anzi; scenografia Gianni Mazzocca; produzione Carlo Ponti per la Lux Fim, Star
con Chiaretta Gelli, Carlo Campanini, Andrea Checchi, Roberto Villa, Marcello Giorda, Arturo Bragaglia, Giovanni Petti, Giovanni Dolfini, Antonio Bracci, Guido Lauri
In un albergo si consumail dramma di un uomo che finisce ucciso. Indiziata dell’omicidio è una ragazza che, a corto di soldi, ha “prelevato”qualche lira al tizio, che aveva conosciuto e frequantato. Un amico della giovane, sicuro della sua innocenza, indaga per proprio conto e risolve il mistero.
Lunedi 11 luglio 2016 Rai 3 dalle 00.45 alle 03.00 (135’)
Fuori Orario cose (mai) viste
di Ghezzi Baglivi Di Pace Esposito Fina Francia Fumarola Giorgini Luciani Melani Turigliatto
HUILLET-STRAUB: CINEMA CHE ILLUMINA MA NON CONSOLA (2)
a cura di Fulvio Baglivi
con i film
JOAQUIM GATTI, VARIATION DE LUMIERE
(Francia 2009, col., 2')
Regia Jean-Marie Straub
Nel luglio del 2009 un giovane film-maker francese, Joaquim Gatti, è stato ferito a un'occhio dalla polizia durante alcune dimostrazioni a Montreuil. Un "cinema interventista" o un piccolo "agit-prop" con testo di Jean-Jacques Rousseau.
TROPPO PRESTO, TROPPO TARDI
(Trop tot, trop tard, Francia 1981, col., 101')
Regia: Jean-Marie Straub, Danièle Huillet
Nella prima parte sulle immagini attuali della campagna bretone, una voce fuori campo legge alcune pagine di Friedrich Engels dedicate alla condizione miserevole dei contadini di quei luoghi alla fine del Settecento. La seconda parte prevede immagini dell'Egitto dei giorni nostri con, nel sonoro, un testo dello storico Mahmoud Hussein sulla lotta di classe da Napoleone fino a Sadat e su come tutti i movimenti di liberazione in quella terra siano sempre stati stroncati dagli inglesi o recuperati dalle caste dirigenti locali.
SCIACALLI E ARABI
(Schakale und Areaber, Svizzera 2011, colore,11’)
Regia: Jean-Marie Straub
Con: Giorgio Passerone, Jean-Marie Straub, Barbara Ulrich
Nel 1987 Danièle Huillet traduce in francese il racconto Sciacalli e arabi di Kafka e la traduzione appare, volutamente non firmata, sul numero 400 dei “Cahiers du Cinéma”. Venticinque anni dopo Straub ne fa un film.
UN HERITIER
(Francia – Corea del Sud, 2010, col., 20’, v.o. sott. it)
Regia: Jean Marie Straub
Con: Joseph Rottner, Jubarite Semaran, Barbara Ulrich.
Nel 1994, Jean-Marie Straub e Danièle Huillet realizzarono Lothringen!, un adattamento del romanzo Colette Bodauche di Maurice Barrès. Nel 2010, Jean-Marie Straub si reca in Alsazia, per girare il secondo film della serie Barrès, tratto questa volta dal romanzo Au service de l’Allemagne, scritto nel 1903 e ambientato sul Mont Saint Odile, in cui riflette sulla Comune e la vittoria tedesca nel 1871. Come Joseph, il protagonista del libro, Jean-Marie Straub si incammina in direzione del monte, inoltrandosi nella regione di Colmar e seguendo il percorso di un giovane dottore di campagna. Si imbatterà così nelle case private degli abitanti della zona, costeggiando il famoso muro antico della zona, che doveva essere molto familiare anche allo stesso Barrès. Da qui nasce un film che ripercorre la questione franco-tedesca (ed europea) che si ripercorrerà la storia europea culminando nell’occupazione tedesca della Francia e nel regime di Vichy durante la seconda guerra mondiale.
Martedì 12 luglio 2016 RAI3 dalle 1.50 alle 2.30 (40’)
Fuori Orario cose (mai) viste
di Ghezzi Baglivi Esposito Fina Francia Fumarola Giorgini Luciani Melani Turigliatto
presenta
CHARLOT RIENTRA TARDI
(One A.M., USA, 1916, b/n, muto con cartelli in inglesi e sottotitoli italiani, 25’ 50”)
Regia: Charles Chaplin
Con: Charles Chaplin, Albert Austin
Recapitato da un impassibile taxista dinanzi alla sua abitazione, Charlot, elegantemente vestito quanto vistosamente ubriaco, esce dall’abitacolo con qualche difficoltà e si dirige verso la porta di casa. Non trovando la chiave, si vede costretto ad entrare dalla finestra aperta, finendo dentro la vasca dei pesci. Appena dentro, però, ritrova la chiave e ripercorre a ritroso tutto il percorso. Inizia, quindi, ad aggirarsi per l'appartamento combattendo con tutti gli oggetti e i suoi mobili.
CHARLOT E TILLIE
(Getting Acquainted, USA, 1914, b/n, muto con cartelli in inglesi e sottotitoli italiani, 13’47”)
Regia: Charles Chaplin
Con: Charles Chaplin, Mabel Normand, Mack Swain, Phyllies Allen
Nel parco cittadino le coppiette si scambiano…È d'obbligo importunare le mogli altrui imprudentemente lasciate sole, ma l'attività può riservare spiacevoli sorprese quando il legittimo consorte è di chiare origini orientali e facile all'uso di pugnali atti ad allontanare i molestatori.
Mercoledì 13 luglio 2016 RAI3 dalle 1.55 alle 2.00 (5’)
Fuori Orario cose (mai) viste
di Ghezzi Baglivi Esposito Fina Francia Fumarola Giorgini Luciani Melani Turigliatto
presenta
VENTI ANNI PRIMA
Giovedì 14 luglio 2016 RAI3 dalle 1.50 alle 1.40 (50’)
Fuori Orario cose (mai) viste
di Ghezzi Baglivi Esposito Fina Francia Fumarola Giorgini Luciani Melani Turigliatto
presenta
MICHELINO 1ª B
(Id., Italia, 1914, b/n, dur. 44’)
Regia: Ermanno Olmi
La storia di Michelino, che entra nella scuola elettrotecnica della Edisonvolta e si apre quindi al futuro.
L'ONDA DI GABRIELE D'ANNUNZIO DETTA DA GIORGIO ALBERTAZZI
(Id., Ita, 1955, b/n, dur. 7’)
Regia: Ermanno Olmi
“L’ho girato nel 1955 per tarare una specie di “Cinemascope all’italiana”. In quel periodo infatti le produzioni americane cominciano a essere girate in Cinemascope, cosa che finisce per avere un’influenza anche sui nostri documentari. Uno dei fratelli Donato e un tecnico della Galileo si ingegnano a costruire un loro obiettivo anamorfico per riprodurre il formato del Cinemascope, e mi danno l’incarico di provare l’obiettivo. Per controllare che non ci siano distorsioni nell’anamorfico, cioè nella dilatazione delle immagini in proiezione, la cosa migliore è riprendere una lavagna perfettamente quadrettata. O filmare un orizzonte dritto, come il mare. Così monto questo obiettivo sulla macchina da presa e vado a Portovenere a filmare l’orizzonte. Mentre sono lì comincia una mareggiata: Portovenere è fantastica con le mareggiate, arrivano le onde che superano la chiesina di San Pietro. Cominciamo a girare non più solo l’orizzonte ma anche le onde, e per fare una specie di soggettiva del mare in tempesta non esitiamo a spingerci in barca al largo. L’onda di D’Annunzio mi verrà poi in mente visionando il girato. Riesco ad acchiappare Albertazzi che passava da Milano in tournée, lo porto dai Donato e gli faccio registrare il testo nella stanzetta dove lavoravamo, che ospitava la moviola, il proiettore per registrare il parlato, e di sera faceva anche da magazzino. Con L’onda riusciremo anche a prendere i 5 milioni di sovvenzione ministeriale, co cui ci siamo ripagati tutto il film.” (Ermanno Olmi)
Venerdì 15 luglio 2016 RAI3 dalle 2.00 alle 7.15 (315’)
Fuori Orario cose (mai) viste
di Ghezzi Baglivi Esposito Fina Francia Fumarola Giorgini Luciani Melani Turigliatto
PARANOIR (6)
a cura di Lorenzo Esposito e Simona Fina
con i film
VENDICAMI
(Fuk sau, Hong Kong, Francia, 2009, colore, dur. 105’, v. o. sottotitoli in italiano) VIETATO AI MINORI DI 14 ANNI
Regia: Johnnie To
Con: Johnny Hallyday, Anthony Wong Chau-sang, Gordon Lam, Lam Suet, Simon Yam, Sylvie Testud, Cheung Siu-fai, Felix Wong, Berg Ng, Maggie Siu, Vincent Sze
François Costello è uno chef francese con un ristorante sugli Champs Élysées e un passato da assassino. Ormai ultrasettantenne ha chiuso con la vita di un tempo. Ma tutto precipita quando una squadra di sicari fa piazza pulita della casa della figlia a Hong Kong, ferendola gravemente e uccidendole il marito e i suoi due bambini. Costello è costretto a tornare in scena. E non sarà piacevole.
DEI DELLA PESTE
(Götter der Pest, Germania Ovest, 1969, b/n, dur. 88’ 44”, v. o. sottotitoli in italiano)
Regia: Rainer Werner Fassbinder
Con: Harry Baer, Hanna Schygulla, Margarethe von Trotta, Günther Kaufmann, Carla Aulaulu, Micha Cochina
Franz esce dal carcere e lascia la sua compagna Joanna per Margarethe, meno possessiva nei suoi confronti. Stringe amicizia con Günther detto "Gorilla" nonostante quasi gli abbia ucciso il fratello colpevole di una spiata. I due contattano Jo e progettano di fare una rapina al supermercato. Il colpo verrà denunciato da Joanna informata da Carla. Margarethe informerà a sua volta la polizia per salvare Franz. Durante il colpo Franz sarà ucciso dalla polizia e Günther ucciderà Carla. Alla fine Joanna e Margarethe si ritroveranno entrambe sulla tomba di Franz.
IL SOLDATO AMERICANO
(Der Amerikanische Soldat, Germania Ovest, 1970, b/n, dur. 76’ 40”, v. o. sottotitoli in italiano)
Ricky, un killer americano, reduce dalla sporca guerra del Vietnam, nato a Monaco e appena uscito di prigione, viene assoldato da tre poliziotti per uccidere alcune persone ritenute scomode. È in questo periodo che l'uomo ritrova il vecchio amico Franz e finisce per innamorarsi di Rosa, la fidanzata di uno dei poliziotti.
Sabato 16 luglio 2016 RAI3 dalle 2.00 alle 7.15 (315’)
Fuori Orario cose (mai) viste
di Ghezzi Baglivi Esposito Fina Francia Fumarola Giorgini Luciani Melani Turigliatto
PARANOIR (7)
a cura di Lorenzo Esposito e Simona Fina
con i film
EXILED
(Fangzhu, Hong Kong, 2006, colore, durata 104’ 56”, v. o. sottotitoli in italiano)
Regia: Johnnie To
Con: Nick Cheung, Roy Cheung, Josie Ho, Suet Lama, Francis Ng, Richie Ren
Macao, 1998. Mentre la colonia portoghese sta per passare sotto il controllo del governo cinese, due diverse coppie di killer vengono spedite a Hong Kong per eliminare Wo, un ex gangster che ha cercato di rifarsi una vita ribellandosi al boss Fay. Ma i quattro killer, cresciuti assieme a Wo e a questo legati da una forte amicizia, si troveranno di fronte ad una pesante decisione da cui dipenderà il loro stesso destino: ammazzare l'amico ritrovato dopo anni o rinunciare al "contratto" ribellandosi a boss Fay?
L’UOMO DI LONDRA
(A Londoni Férfi, Ungheria, Germania, Francia, 2007, b/n, durata 133’ 34”, v. o. sottotitoli in italiano)
Regia: Béla Tarr, Ágnes Hranitzky
Con: Miroslav Krobot, Tilda Swinton, Ági Szirtes, János Derzsi, Erika Bók, Gyula Pauer, István Lénárt, Kati Lázár
Mainon conduce una vita semplice e priva di prospettive ai bordi del mare. Quasi non si accorge della realtà che lo circonda e ha ormai accettato la solitudine in cui è immerso. Finché un giorno diviene testimone di un omicidio. La sua vita subisce uno sconvolgimento. È costretto a chiedersi cosa separi il bene dal male e quale sia la sottile linea che divide l'innocenza dalla complicità. Progressivamente è costretto a porsi domande, che aveva sempre rimosso, sul senso ultimo della vita. Il film è tratto da un romanzo di Georges Simenon. Il figlio dello scrittore ha detto in proposito: "Le vite di alcuni personaggi creati da mio padre non sono facili da trasporre in un film o in televisione. Questo vale anche per L'Homme de Londres perché la macchina da presa aspira a seguire la suspense che ha luogo nella mente del protagonista e l'impresa sembra impossibile. Bela Tarr ne ha fatto un esercizio di stile che mi ha toccato nel profondo".
L’AMORE È PIÙ FREDDO DELLA MORTE
(Liebe ist kälter als der Tod, Germania Ovest, 1969, b/n, durata 84’ 52”, v. o. sottotitoli in italiano)
Regia: Rainer Werner Fassbinder
Con: Rainer Werner Fassbinder, Ulli Lommel, Hanna Schygulla, Katrin Schaake, Hans Hirshmullerl, Ingrid Caven, Gisela Otto
Franz, un magnaccia da quattro soldi, deve vedersela con Bruno, il gangster messo sulle sue piste dal "sindacato" al quale ha rifiutato di aderire; i due diventano però amici, al punto che il primo accetta di dividere con l'altro persino la propria ragazza, Joanna. Ma ben presto quest'ultima si stanca delle attenzioni di Bruno e quando viene a conoscenza di un suo piano (progettato in combutta con lo stesso Franz) per rapinare una banca lo denuncia prima che lui riesca a eliminarla. Bruno viene ucciso dalla polizia, mentre Franz e Joanna riescono a fuggire.