Fuori orario
Dal 9 al 15 settembre 2018
In onda dal 9 al 15 settembre 2018
Domenica 9 settembre 2018 RAI3 dalle 00.50 alle 06.00 (310’)
Fuori Orario cose (mai) viste
di Ghezzi Baglivi Di Pace Esposito Fina Francia Fumarola Giorgini Luciani Melani Turigliatto
presenta
VENEZIA, IL CINEMA: FONDAMENTA DEGLI INVISIBILI
(7)
a cura di Simona Fina, Paolo Luciani, Roberto Turigliatto
AT BERKELEY
(Id., USA, 2013, col., versione originale sottotitoli in italiano, dur. 237’)
Regia, presa diretta del suono, produzione, montaggio: Frederick Wiseman
“L’Università della California, a Berkeley, il più antico e prestigioso tra i dieci campus statali degli Stati Uniti, ed è anche uno tra i più avanzati del mondo nella ricerca e nello sviluppo delle tecniche di insegnamento. Il film At Berkeley mostra gli aspetti principali della vita quotidiana all’interno dell’università, i suoi scopi culturali e sociali, l’adattarsi all’andamento del Paese e alle diverse idee di educazione di livello superiore, così come illustra il modo in cui le decisioni vengono prese e portate avanti dall’amministrazione in collaborazione con i diversi dipartimenti.” (Zipporah Films)
Venerdì 14 settembre 2018 RAI3 dalle alle 01.40 alle 06.00 (260’)
Fuori Orario cose (mai) viste
di Ghezzi Baglivi Di Pace Esposito Fina Francia Fumarola Giorgini Luciani Melani Turigliatto
presenta
NUMERI DEL BURLESQUE, L’UNICO E IL DOPPIO
CHAPLIN / LAUREL & HARDY
(9)
a cura di Simona Fina e Roberto Turigliatto
AVVENTURA A VALLECHIARA FILM
(Swiss Miss, USA, 1938, b/n, dur., 68’41”)
Regia: John G. Blystone, Hal Roach
Con: Stan Laurel, Oliver Hardy, Della Lind, Walter Woolf King, Eric Blore, Charles Judels
Stanlio e Ollio, vittime della grande depressione, sono due poveracci americani in giro per il mondo, che cercano di vendere trappole per topi. Arrivati a Vallechiara, in Svizzera, dopo tante ricerche di clienti, due abitanti fabbricanti del formaggio, marito e moglie, decidono di comprare tutte le trappole per topi dicendo che la loro fabbrica era completamente invasa. Il marito avaro, però, imbroglia i due amici pagandoli con vecchissimi franchi non più in uso..
IL ROMANZO DI TILLIE
(Tillies’s Punctured Romance, USA 1914, b/n, muto, 83’59”, versione restaurata dalla
Cineteca di Bologna nel 2003 )
Regia: Mack Sennett
Con: Marie Dressler, Charlie Chaplin, Mabel Normand, Mack Swaim, Charles Bennett,
Roscoe “Fatty” Arbuckle, Phyllis Allen
Primo lungometraggio comico della storia del cinema (e primo lungometraggio con Charle
Chaplin), prodotto dalla Keystone, diretto dal maestro dello slapstick americano Mack Sennett
e tratto dalla commedia “Tillies’s Nightmare” di A. Baldwin Sloane e Edgar Smith. Tillie è
una ragazza di campagna che finisce per invaghirsi di un dongiovanni imbroglione di
passaggio sulle sue proprietà. Dopo innumerevoli disavventure sarà una provvidenziale
pattuglia dei Keystone Cops (marchio di fabbrica di Sennett, a ristabilire la calma, anche se
alla fine tutti i personaggi finiranno per precipitare in mare.
CHARLOT RIVALE IN AMORE
(Those Love Pangs, USA, 1014, b/n, muto con cartelli in inglesi e sottotitoli italiani, dur., 12’14”)
Regia: Charles Chaplin
Con: Charles Chaplin, Chester Concklin, Cecile Arnold
Charlot e un suo rivale gareggiano per conquistarela loro padronadi casa. Scoraggiato dai propri insuccessi amorosi, charlot decide di suicidarsi ma viene firmato da un poliziotto.
CHARLOT GARZONE DI FORNAIO
(Dough and Dynamite, USA, 1914, b/n, muto con cartelli in inglesi e sottotitoli italiani, dur., 28’ 38”)
Regia: Charles Chaplin
Con: Charles Chaplin, Phyllis Allen, Cecile Arnold, Charley Chase, Chester Conklin, Vivian Edwards, Egar Kennedy, Wallace McDonald, Norma Nichols, Fritz Schade, Slim Summerville.
Charlot e Chester Conklin fanno i camerieri in un caffè/panetteria e sono costretti dal loro stizzoso padrone a lavorare ai forni quando i panettieri entrano in sciopero. Gli scioperanti nascondono un candelotto di dinamite in una forma di pane che l’ignaro Charlot mette nel forno.
CHARLOT ALLE CORSE
(Gentlemen of Nerve, USA, 1914, b/n, muto con cartelli in inglesi e sottotitoli italiani, dur., 15’06”)
Regia: Charles Chaplin
Con: Charles Chaplin, Mabel Normand, Chester Conklin
Una corsa automobilistica in un circuito sterrato come pretesto per girarvi alcune scene in puro stile slapstick. Degno di nota, più che per la farsa, quale interessante documento sulle automobili dell'epoca: se ne intravedono alcune davvero curiose.
Sabato 15 settembre 2018 RAI3 dalle alle 02.10 alle 06.00 (230’)
Fuori Orario cose (mai) viste
di Ghezzi Baglivi Di Pace Esposito Fina Francia Fumarola Giorgini Luciani Melani Turigliatto
presenta
NUMERI DEL BURLESQUE, L’UNICO E IL DOPPIO
CHAPLIN / LAUREL & HARDY
(10)
a cura di Simona Fina e Roberto Turigliatto
TESTE DURE O VENT’ANNI DOPO FILM
(Block-Heads, USA, 1938, b/n, dur., 53’28”)
Regia: John Blystone
Con: Stan Laurel, Oliver Hardy, Patricia Ellis
Nel 1918, durante la Prima Guerra Mondiale, Stanlio e Ollio sono in trincea insieme finché il loro contingente parte e a Stanlio viene affidato il compito di fare la guardia alla postazione. Passano venti anni esatti, nel 1938, e Ollio è felicemente sposato mentre Stanlio è rimasto ancora in trincea senza che nessuno gli abbia detto che la guerra è finita, fino a quando un pilota di passaggio lo avverte e viene così rimpatriato. La notizia rimbalza sui giornali e così anche Ollio sa del ritorno del suo amico. Stanlio e Ollio si ritrovano alla Casa del Soldato e vanno a casa di quest'ultimo per una rimpatriata assieme alla moglie. Ma la donna non è affatto d'accordo della cosa anche perché arrabbiata del ritardo del marito. È il primo grosso problema che si crea durante la giornata. Stanlio riesce a creargli tanti guai da finire persino nell'ira del vicino di casa che trova la moglie nel baule di Ollio: a loro rimane solo la fuga.
ZENOBIA-OLLIO SPOSO MATTACCHIONE FILM
(Zenobia, USA, 1939, b/n, dur., 66’29”)
Zenobia, conosciuto anche come Ollio sposo mattacchione, è un film del 1939 diretto da Gordon Douglas. Il film originariamente doveva essere interpretato anche da Stan Laurel, ma dopo che egli ruppe per una controversia il contratto con Hal Roach fu recitato dal solo Hardy. Il film è il primo sonoro interpretato soltanto da Oliver Hardy (Ollio), seguito da Dopo Waterloo nel 1949 assieme a John Wayne e Le gioie della vita (1950) di Frank Capra.
Ollio è un bonario medico condotto la cui figlia Mary è innamorata dell'erede della ricca famiglia del paese. La posizione sociale della giovane tuttavia è ritenuta troppo bassa perché la famiglia di lui approvi questo matrimonio, così quando il dottore viene seguito ovunque dall'elefantessa Zenobia, che ha aiutato, la madre di lui paga il proprietario dell'animale perché faccia causa al medico così da screditarlo del tutto.
CHARLOT FACCHINO
(His Musical Career, USA, 1914, b/n, muto con cartelli in inglesi e sottotitoli italiani, 13’25”)
Regia: Charles Chaplin
Con: Charles Chaplin, Phyllis Allen, Joe Bordeaux, Charley Chase, Alice Howell, Fritz Schade, Mack Swain
Charlot viene assunto come aiutante del facchino (Mack Swain) in un negozio di strumenti musicali. Incaricati di consegnare un pianoforte al 666 di Prospect Street e di ritirarne un altro per l’accordatura al 999 della stessa via, i due si mettono in viaggio con un carretto trainato da un mulo, confondono gli indirizzi e combinano un pasticcio.
CHARLOT GAGA
(His trysting Places, USA, 1914, b/n, muto con cartelli in inglesi e sottotitoli italiani, 20’59”)
Regia: Charles Chaplin
Con: Charles Chaplin, Mabel Normand, Mack Swain, Phyllis Allen
Lo scambio di abito fra due uomini in un bar (fra cui Charlot) causa una lunga serie di equivoci.
CHARLOT PUGILE
(The Knockout, USA, 1914, b/n, muto con cartelli in inglesi e sottotitoli italiani, 30’50”)
Regia: Mack Sennett
Con: Charles Chaplin, Mack Sennett, Roscoe Arbuckle, Minta Durfee
Chaplin appare brevemente in questa comica di Roscoe Arbuckle, dove veste i panni dell’arbitro di boxe fin troppo zelante che durante un incontro finisce per essere bersagliato dai pugni.
CHARLOT CAPOREPARTO
(The Floorwalker, USA, 1916, b/n, muto con cartelli in inglesi e sottotitoli italiani, 28’)
Regia: Charles Chaplin
Con: Charles Chaplin, Eric Campbell, Edna Purviance, Lloyd Bacon, Albert Austin, Leo White, Charlotte Mineau
La comica, ambientato in un grande magazzino tutto ricostruito in studio, naturalmente, è imperniato sulla presenza centrale di una scala mobile, che sarà causa ed effetto delle gag intorno a lei sviluppate. Strigliato da un accigliato caporeparto insoddisfatto della produttività, un commesso vigila che i clienti trovino soddisfazione e che non si allarghino troppo nelle prove dei prodotti, uno in particolare, con la scusa di provare il prodotto prima dell'acquisto ha l'impudenza di radersi il mento sul posto e cospargersi di profumo senza concludere alcun acquisto, d'altra parte l'aspetto dismesso di Charlot non può lasciare dubbi sulle sue effettive intenzioni…
«A partire dal 9 marzo 1916 il cinegiornale Mutual Weekly iniziò a diffondere, nelle maggiori sale cinematografiche degli stati Uniti, le immagini di un sorridente Charlie Chaplin intento a firmare il famoso contratto da 670.000 $ con la Mutual Film Corporation, per la gioia del suo presidente John R. Frauler. Appena due mesi dopo, il 15 maggio, usciva in quelle stesse sale The Floorwalker, la prima delle dodici comiche a due rulli che Chaplin si impegnava a terminare da lì a poco più di un anno. Per consentirgli di lavorare agevolmente, la Mutual gli mise a disposizione il Lone Star Studio (al civico 1025 di Lilian Way, dove in seguito Buster Keaton realizzerà i suoi capolavori), uno dei set più spaziosi di Hollywood, luogo che ospiterà ambientazioni molto caratterizzate (grande magazzino, stazione termale, pista di pattinaggio, caserma) in grado di innescare delle gag evidentemente figlie della stagione slapstick, ma funzionali a una struttura narrativa più complessa.
In The Floorwalker al centro dell’azione c’è una scala mobile: “Costruivo i miei set senza un’idea ben precisa – dirà Chaplin – ma una volta realizzati, le idee venivano da sé” come confermano i giornalieri riportati alla luce da Kevin Brownlow e David Gill che mostrano le prove, le accelerazioni, i cambi di intenzione e qualche colpo di vento…a ricordarci che all’epoca solo un leggero telo di mussola proteggeva l’azione dagli agenti atmosferici.
“Perché diavolo non abbiamo pensato noi a una scala mobile?” fu il commento di Mack Sennett, ripreso da tutta la stampa». (Cecilia Cenciarelli)