Fuori orario
Dal 10 al 16 dicembre 2017
In onda dal 10 al 16 dicembre 2017
Domenica 10 dicembre 2017 RAI3 dalle 03.15 alle 06.00 (165’)
Fuori Orario cose (mai) viste
di Ghezzi Baglivi Esposito Fina Francia Fumarola Giorgini Luciani Melani Turigliatto
presenta
IL SOGNO DELLA FARFALLA
(Italia/Svizzera/Francia, 1994, col., dur. 106’21”)
Regia: Marco Bellocchio
Interpreti: Thierry Blanc, Bibi Andersson, Henry Arnold, Nathalie Boutefeu, Simona Cavallari, Roberto Herlitzka, Anita Laurenzi
Un ragazzo di 14 anni compie una scelta radicale, smette completamente di parlare nella vita, si limita a farlo sul palcoscenico dove recita von Kleist. Il film segue le reazioni dei famigliari. Chi cerca di comprendere le ragioni del ragazzo e di amarlo, chi vorrebbe farlo cambiare, chi ne accetta la diversità. Ambientato in un luogo immaginario, quasi un puzzle di ambienti, il film più “sperimentale” di Bellocchio, e anche tra i più misconosciuti, costruito su una serie di scene frammentate, dove ritornano i conflitti in seno alla famiglia, ma “finalmente la famiglia può essere guardata a occhi aperti, senza più rabbie né rancori: Le figure ricorrenti del cinema di Bellocchio, forse perché più scarnificate, più anime che corpi (il doppiaggio degli attori stranieri ha senso anche in tale direzione), trovano nell’autore uno sguardo pacificato, di chi capisce e condivide il loro difficile cammino nella vita” (A. Aprà)
Venerdì 15 dicembre 2017 RAI3 dalle 01.45 alle 06.00 (255')
Fuori Orario cose (mai) viste
di Ghezzi Baglivi Di Pace Esposito Fina Francia Fumarola Giorgini Luciani Melani Turigliatto
presenta
SOGNI DELLA FARFALLA
IL CINEMA DI MARCO BELLOCCHIO
(4)
a cura di
Roberto Turigliatto
L’ORA DI RELIGIONE (IL SORRISO DI MIA MADRE)
(Italia, 2002, col., dur. 100’46”)
Regia: Marco Bellocchio
Interpreti: Sergio Castellitto, Jacqueline Lustig, Chara Conti, Alberto Mondini, Gigio Alberti, Piera Degli Esposti, Toni Bertorelli
Il pittore Ernesto Picciafuoco vive serenamente, separato dalla moglie e con un forte legame col figlio. Ma tutto sembra cambiare nella sua vita quando scopre che la famiglia ha chiesto alla Chiesa di intraprendere il processo di beatificazione della madre, che era stata uccisa dal fratello. Contemporaneamente si rende conto che il figlio Leonardo è ossessionato a scuola dall’insegnamento della religione. Si rende conto a poco a poco che nella sua vita riemerge un passato che credeva superato, mentre cerca di resistere al tentativo di un prete di coinvolgerlo nella santificazione e subisce il fascino della maestra di religione del figlio. Torna nel cinema di Bellocchio la religione coi suoi fantasmi famigliari, un’antagonista permanente con cui inevitabilmente sembra necessario fare i conti. Alcuni dei quadri del pittore sono opera del regista.
LA BALIA
(Italia, 1999, col., 101’55”)
Regia: Marco Bellocchio
Con: Valeria Bruni Tedeschi, Fabrizio Bentivoglio, Maya Sansa, Pier Giorgio Bellocchio, Jacqueline Lustig, Gisella Burinato, Michele Placido, Elda Avignini
Ispirato all’omonima novella di Pirandello, completamente riscritta dal regista non senza rimandi autobiografici e al suo stesso cinema precedente, il film si interroga ancora una volta sulle barriere di classe che imprigionano la vita delle persone. In una famiglia borghese della Roma di inizio secolo la signora Vittoria è una puerpera che non può allattare e vive passivamente le proprie nevrosi. Il marito psichiatra assume una giovane ragazza analfabeta come balia, un personaggio nuovo ed estraneo che introduce nella casa borghese la forza del desiderio e del mutamento. Mentre sullo sfondo si sentono gli echi dei moti socialisti, la presenza della ragazza modifica tutti gli equilibri della vita borghese della famiglia.
Sabato 16 dicembre 2017 RAI3 dalle 02.10 alle 06.00 (230')
Fuori Orario cose (mai) viste
di Ghezzi Baglivi Di Pace Esposito Fina Francia Fumarola Giorgini Luciani Melani Turigliatto
presenta
SOGNI DELLA FARFALLA
IL CINEMA DI MARCO BELLOCCHIO
(5)
a cura di
Roberto Turigliatto
con i film
ENRICO IV
(Italia, 1984, col., dur. 81’58”)
Regia: Marco Bellocchio
Interpreti: Marcello Mastroianni, Claudia Cardinale, Leopoldo Trieste, Paolo Bonacelli, Latou Chardons, Luciano Bartoli, Giuseppe Cederna
Dal dramma di Luigi Pirandello, modificato nel finale, con Mastroianni protagonista in un ruolo che aveva già interpretato quarant’anni prima in teatro. Bellocchio ritorna attraverso Pirandello alla sua riflessione sui limiti tra normalità e follia, svela ancora una volta l’ipocrisia della divisione tra “sani” e “malati”. Un gruppo guidato da uno psichiatra va a visitare un paziente che in seguito a una caduta vive da vent’anni nel labirinto di una casa-castello credendosi Enrico IV, l’imperatore di Germania scomunicato da Gregorio VII. Davanti alla loro compassione (non priva di ipocrisia) il l’uomo svela l’origine del suo dramma e accusa i visitatori di esserne i responsabili, per poi chiudersi definitivamente nella finzione della sua follia.
IL PRINCIPE DI HOMBURG
(Italia, 1984, col., 81’27”)
Regia: Marco Bellocchio
Con: Andrea Di Stefano, Borbora Bobulova, Toni Bertorelli, Anita Laurenzi, Fabio Camilli,
Dal dramma omonimo di Heinrich von Kleist (1808), modificato nel finale. Il principe
Friedrich Arthur von Homburg lancia anzitempo la sua cavalleria in battaglia senza attendere
l’ordine del Principe Elettore. Nonostante la vittoria conseguita, per aver trasgredito agli
ordini egli viene condannato a morte. In suo favore interviene l’amata Natalia, ma quando
l’Elettore gli offre una grazia disonorevole, decide di accettare la condanna. In uno dei suoi
film maggiori Bellocchio rilegge il romanticismo di Kleist in chiave quasi psicanalitica: lo
scontro tra il padre e il figlio, tra la passione e la legge, tra il sogno e la ragione, tra i fantasmi
e la realtà.