Fuori orario
Dal 19 al 25 giugno 2016
In onda dal 19 al 25 giugno 2016
Domenica 19 giugno 2016 RAI3 dalle 01.40 alle 06.00 (260’)
Fuori Orario cose (mai) viste
di Ghezzi Baglivi Di Pace Esposito Fina Francia Fumarola Giorgini Luciani Melani Turigliatto
presenta
1957/1965 CINEBOOM
a cura di Paolo Luciani
con i film
LAURA NUDA (Italia 1961 B/N) durata 93 minuti e 57 secondi
di Nicolò Ferrari; soggetto e sceneggiatura N. Ferrari; fotografia Luigi Zanni; montaggio Marcella Benvenuti; musica Armando Trovajoli; scenografia Massimiliano Capriccioli; costumi Graziella Urbinati; aiuto regia Franco Giraldi; assistente regia Giuseppe Ferrara; produzione Gianni Hecht Lucari per la Documento Film (Roma), Orsay (Parigi)
con Giorgia Moll, Tomas Milian, Nino Castelnuovo, Milly Monti, Antonio Centa, Giancarlo Sbragia, Riccardo Garrone, Anne Vernon, Renato Mambor
Dopo un matrimonio senza amore, Laura accetta la corte di un professore; in seguito ha rapporti, tutti insoddisfacenti, anche con altri uomini, nell’illusione di ritrovare quell’amore vero che potrebbe finalmente realizzarla. Quando si rende conto di avere sbagliato tutta la sua vita, la perde in un incidente automobilistico, tutt’altro che casuale.
LA NOTTE (Italia 1961 B/N) durata 107 minuti
di Michelangelo Antonioni; soggetto e sceneggiatura M. Antonioni, Ennio Flaiano, Tonino Guerra; fotografia Gianni Di Venanzo, montaggio Eraldo Da Roma; musica Giorgio Gaslini; scenografia Piero Zuffi; aiuto registi Franco Indovina, Berto Pelosso; produttore Emanuele Cassuto per Nepi Film (Roma), Silver Film, Sofitedip (Parigi)
con Marcello Mastroianni, Jeanne Moreau, Monica Vitti, Bernhard Wicki, Rosy Mazzacurati, Maria Pia Luzi, Guido Ajmone Marsan, Vincenzo Corbella, Gitt Magrini Corbella, Ugo Fortunato, Ottiero Ottieri, Salvatore Quasimodo, Valentino Bompiani, Giorgio Gaslini
Giovanni, scrittore fortunato, è sposato da anni con Lidia. Sul loro tranquillo menage piomba improvvisa la malattia di Tommaso, uno scrittore a loro assai legato. Mentre Giovanni è al vernissage del suo ultimo libro, Lidia vaga per la città in preda dell’angoscia, poi insieme, per scrollarsi di dosso quell’atmosfera penosa, vanno al party offerto da un industriale. Più per noia che per altro, Lidia si lascia corteggiare da un invitato e Giovanni, a sua volta, corteggia Valentina, figlia del padrone di casa. durante la festa apprendono della morte di Tommaso e all’alba, quasi a voler rievocare la passione del loro amore che ora appare disperato, Giovanni e Lidia fanno l’amore sull’erba.
Lunedì 20 giugno 2016 RAI3 dalle 01.15 alle 03.00 (105’)
Fuori Orario cose (mai) viste
di Ghezzi Baglivi Di Pace Esposito Fina Francia Fumarola Giorgini Luciani Melani Turigliatto
presenta
Corrispondenze private
(Italia; 2002; 98’, col.. v. o. con sott. italiani)
Regia: Corso Salani
Interpreti: Paloma Calle, Corso Salani
Durante le riprese di Palabras (film poi uscito nel 2004) il recentemente scomparso Corso Salani si interrompe per girare un film se possibile ancora più sperimentale: Corrispondenze private. A costo zero, con una troupe ridottissima e con l'attrice Paloma Calle, anche lei in attesa di partire con le riprese di Palabras. Si comincia con un montaggio veloce di provini, audizioni per scegliere una ragazza spagnola che dovrà interpretare “la donna più bella del mondo”. Una selezione che di per sé incarna l’idea stessa del film, un on the road il cui copione è il viaggio stesso. Quello che vedremo è la storia di un uomo e una donna coinvolti nella preparazione di un lungometraggio che non verrà mai realizzato. I due protagonisti (lo stesso Salani e Paloma Calle) si punzecchiano, litigano per nulla, si imbarazzano per un tocco di mani troppo audace. Un uomo e una donna impacciati di fronte alla nascita di un sentimento che non sanno ancora controllare. Ma il protagonista di questa docu-fiction chi è? L'attore che vediamo conversare con una deliziosa ragazza madrilena è davvero il regista? Sta seguendo una sceneggiatura o è tutto reale? A complicare ulteriormente le cose
il montaggio usa sequenze di vecchi film di Salani stesso, inaugurando un metodo che il regista italiano perfezionerà negli anni successivi, fatto anche di riferimenti a eventi totalmente privati. Ma non si tratta di un diario personale e nemmeno di una narcisistica prova autobiografica. Piuttosto di un esorcismo, un testacoda vertiginoso e inaspettato per chiudere forse il cerchio di un'ossessione ritornante.
Martedì 21 giugno 2016 RAI3 dalle 1.50 alle 2.05 (15’)
Fuori Orario cose (mai) viste
di Ghezzi Baglivi Esposito Fina Francia Fumarola Giorgini Luciani Melani Turigliatto
presenta
I GIROVAGHI
(The Rounders, USA, 1914, b/n, muto con cartelli in inglesi e sottotitoli italiani, 13’30”)
Regia: Charles Chaplin, Roscoe Arbuckle
Con: Charles Chaplin, Roscoe Arbuckle, Minta Durfee
Ubriaco fradicio il nostro viveur rientra nella camera d'albergo dove la mogliettina lo attende e lo accoglie a suon di pugni e calci. Fatty (Arbuckle) pure: nelle medesime condizioni, rientra nella camera di fronte e la moglie gli riserva lo stesso trattamento.
Mercoledì 22 giugno 2016 RAI3 dalle 1.55 alle 2.00 (5’)
Fuori Orario cose (mai) viste
di Ghezzi Baglivi Esposito Fina Francia Fumarola Giorgini Luciani Melani Turigliatto
presenta
VENTI ANNI PRIMA
Giovedì 23 giugno 2016 RAI3 dalle 1.45 alle 2.00 (15’)
Fuori Orario cose (mai) viste
di Ghezzi Baglivi Esposito Fina Francia Fumarola Giorgini Luciani Melani Turigliatto
presenta
CHARLOT E IL MANICHINO
(Mabel’s married life, USA, 1914, b/n, muto con cartelli in inglese e sottotitoli in italiano, 15’12”)
Regia: Mack Sennett
Con: Charles Chaplin, Mabel Normand, Mack Swain
Mabel e suo marito (Chaplin) passeggiano in un parco dove lei viene importunata da un mascalzone (Swain). Chaplin tenta senza successo di allontanarlo. Questo spinge Mabel ad acquistare un manichino per addestrare l’inetto marito all’arte del combattimento.
Venerdì 24 giugno 2016 RAI3 dalle 1.50 alle 7.00 (310’)
Fuori Orario cose (mai) viste
di Ghezzi Baglivi Di Pace Esposito Fina Francia Fumarola Giorgini Luciani Melani Turigliatto
LA PENNA NELL’OCCHIO (1)
(scrittori registi nel cinema francese)
a cura di Fulvio Baglivi
con i film
LA TENDA SCARLATTA
(Le rideau cramoisi, Francia, 1953, b/n, 44’28”, v.o. sott. it. )
Regia: Alexandre Astruc
Con: Anouk Aimée, Jean-Claude Pascal, Marguerite Garcya, Jim Gérald, Yves Furet
Primo film di Alexandre Astruc, tratto dalla prima delle sei “Diaboliques” di Jules Barbey D’Aurevilly, raccolta pubblicata nel 1874. Il narratore racconta a un compagno di viaggio, il visconte di Brassard, un episodio conturbante della sua giovinezza, quando era un giovane ufficiale. Alloggiato presso una famiglia di borghesi si invaghisce della loro figlia, che però gli dimostra in un primo tempo atteggiamento altezzoso e indifferente. Diventeranno amanti dopo una visita notturna della ragazza. Per andarlo a trovare la ragazza è costretta ad attraversare la camera dei genitori. Ma una notte la morte subitaneamente entra in scena, lasciando il giovane incredulo e disperato. Il film non ha nessun dialogo, la storia è costruita interamente con la voce fuori campo. Vincitore del premio Louis-Delluc, La tenda scarlatta vede alla fotografia il grande Eugen Schüfftan. Astruc si ispirerà nel seguito della sua opera molte volte alla letteratura dell’Ottocento, con film tratti da Flaubert, Maupassant, Edgar Allan Poe.
TRANS-EUROP-EXPRESS
(Id., Francia, 1966, b/n, 90'53”)
Regia Alain Robbe-Grillet
Con Jean-Louis Trintignant, Marie-France Pisier, Nadine Verdier, Alain Robbe-Grillet.
Un regista, sua moglie e un amico produttore viaggiano in treno da Parigi ad Anversa. Il regista detta alla moglie il canovaccio di un film sul contrabbando di droga. Per eroe sceglie la prima persona che vede in stazione (Trintignant). È la storia di un giovane che, entrato in una banda di trafficanti, riceve come primo incarico una valigia da portare ad Anversa. Quel che succede è solo un pretesto per un esercizio su tre livelli: è un racconto poliziesco; è un poliziesco esposto con esplicita ironia (la materia "fumettistica" con i più convenzionali luoghi comuni viene rappresentata come tale); infine è il ritratto di un sadico sessuale e delle sue ossessioni (e anche l'erotomania è assunta come uno stereotipo).
SPOSTAMENTI PROGRESSIVI DEL PIACERE 94’ v.o. sott. it.
(Glissements progressifs, Francia, 1971, col.)
Regia : Alain Robbe-Grillet
Con: Anicée Alvina, Olga Georges-Picot, Jean-Louis Trintignant, Michel Lonsdale, Jean Martin
Alice viene imprigionata in un convento con l’accusa di aver ucciso l’amica Nora, ma dall’investigazione fredda dei corpi i conti non tornano.
Sabato 25 giugno 2016 RAI3 dalle 1.00 alle 7.00 (360’)
Fuori Orario cose (mai) viste
di Ghezzi Baglivi Esposito Fina Francia Fumarola Giorgini Luciani Melani Turigliatto
presenta
MEMORIE, PASSAGGI, PAESAGGI, DIARI DI UN MAESTRO DEL CINEMA
PAESAGGI DELLA MEMORIA dur 81'
(Italia 2002, col)
di Paolo Isaja, Maria Pia Melandri
con Vittorio De Seta
Gli autori del documentario ritrovano casualmente alcune pizze di pellicola contenenti vecchi film di Vittorio De Seta, l’autore di capolavori indimenticati, quali Banditi a Orgosolo, Diario di un maestro, Un uomo a metà. De Seta, che dal 1981 ha lasciato Roma e il cinema, per trasferirsi in Calabria dove coltiva un uliveto, viene così raggiunto nel 1995. Nel consegnargli le scatole ritrovate dei suoi film degli anni ’50, gli autori decidono con lui di ripercorrere la sua esperienza di autore, rivedendo insieme tutti i suoi film, analizzando, commentando, ricordando…
DIARIO DI UN MAESTRO dur 270’ (Italia 1972, colore)
Regia Vittorio De Seta, tratto dal libro autobiografico Un anno a Pietralata di Albino Bernardini. Con Bruno Cirino e i ragazzi di una scuola della periferia romana.
Trasmesso la domenica sera su Raiuno in quattro puntate, dall’11 febbraio al 4 marzo 1973
In una scuola della estrema periferia romana un giovane insegnante, nuovo dell'ambiente, invece di disinteressarsi della sua aula semivuota, decide di affrontare il problema del mancato rispetto dell'obbligo scolastico non in maniera burocratica, ma cercando per il quartiere i bambini che non frequentano le lezioni e dando a queste un assetto assolutamente atipico, quasi rivoluzionario per i programmi dell'epoca. Ne nasce un'esperienza di arricchimento reciproco tra i piccoli alunni e il maestro il quale, agli occhi dei telespettatori, rappresenta la persona che pratica quegli ideali da tanti altri solo predicati.
Dallo sceneggiato televisivo di oltre quattro ore venne tratta un’edizione cinematografica – e uscita nelle sale – della durata di poco più di due ore, recentemente restaurata per l’homevideo.